Razzo di Hamas e raid di Israele, a Gaza rotta una tregua di due mesi

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito un sito di produzione di armi di Hamas e altri obiettivi nella Striscia di Gaza in rappresaglia al lancio di un razzo da parte di militanti palestinesi nel sud di Israele sabato mattina.
L'episodio interrompe una tregua di due mesi di violenza al confine tra la Striscia e Israele, mentre in Cisgiordania gli scontri sono continuati.
All'alba di sabato, i sistemi di difesa aerea di Israele hanno intercettato un razzo sparato da Gaza, che non ha provocato vittime. Nessuno ha rivendicato l'azione, che lo Stato ebraico ha imputato ai militanti di Hamas. Poche ore dopo l'esercito israeliano ha colpito quello che ha identificato come un sito di approvvigionamento di armi dell'organizzazione palestinese. In un video diffuso dai militari, si vede un edificio con una torretta mentre viene distrutto, sollevando un alta colonna di fumo.
Rappresaglia
Secondo il governo israeliano, l'attacco di questa mattina è una rappresaglia della Jihad islamica dopo l'uccisione di tre miliziani palestinesi armati - e il ferimento di altri 8 - avvenuta ieri mattina in scontri con i militari a Jenin nel nord della Cisgiordania. Sia la Jihad islamica sia Hamas avevano minacciato che il fatto "non sarebbe rimasto impunito".
Inoltre, nel pomeriggio di ieri, un pallone spia usato dall'esercito israeliano era caduto nel nord della Striscia alimentando ulteriormente la tensione.