Migliaia di persone sono accorse a Colleville-sur-Mer per le celebrazioni del D-Day. Nei discorsi delle autorità militari il cenno al conflitto in Ucraina
La guerra in Ucraina ha segnato, in Francia, la commemorazione del 78esimo anniversario dello sbarco in Normandia.
Dopo due anni di celebrazioni più sobrie a causa della pandemia, migliaia di persone sono accorse a Colleville-sur-Mer per onorare la memoria dei quasi 160.000 soldati alleati che parteciparono all'operazione.
Quegli stessi valori, ha detto il generale statunitense Mark Milley, vengono ora difesi in Ucraina.
"La lotta per l'Ucraina è importante anche per onorare questi veterani della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di mantenere il cosiddetto 'ordine internazionale basato su regole globali', l'ordine che è stato stabilito dai morti che sono sepolti qui, in questo cimitero. Alla base di questo ordine c'è il principio che i Paesi forti non possono invadere i Paesi piccoli".
La guerra in Ucraina non lascia indifferenti i veterani di guerra, come il 98enne Charles Shay.
Le sue riflessioni rivelano un certo senso di sconfitta: "Penso che all'essere umano piaccia combattere, non lo so. Nel 1944 sono sbarcato su queste spiagge e pensavamo di portare la pace nel mondo. Ma non è possibile".
Lo sbarco del D-Day aveva segnato il punto di svolta sul fronte occidentale, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il costo in vite umane fu enorme: quel giorno morirono più di 4400 soldati da parte alleata.