Alcune cose da sapere sulle elezioni in corso in Ungheria

Viktor Orban alle urne, Ungheria, 3 aprile 2022
Viktor Orban alle urne, Ungheria, 3 aprile 2022 Diritti d'autore Petr David Josek/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Di Rita Palfi
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Dopo 12 anni consecutivi al potere, per la prima volta Orban rischia concretamente di essere scalzato dall'opposizione. Cosa c'è in ballo, come la guerra ha cambiato il quadro e perché è importante per l'Europa

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Il premier ungherese Viktor Orban, in carica ormai da 12 anni, affronta la sua sfida più difficile con l'apertura delle urne di questa domenica.

Orban - che ha ricoperto l'incarico dal 2010, e prima ancora dal 1998 al 2002 - punta al suo quarto mandato consecutivo, che sarebbe poi il quinto in totale.

A sfidarlo Peter Marki-Zay, capo di una coalizione d'opposizione che si è unita nel desiderio di estrometterlo.

Ma le elezioni politiche non sono l'unica questione su cui verranno interpellati elettori, che saranno chiamati a esprimersi su un controverso referendum riguardo ai diritti LGBT .

Perché il resto d'Europa dovrebbe preoccuparsi delle elezioni?

Orban è da tempo in disaccordo con la Commissione europea.

I suoi critici affermano che ha allontanato il paese dai valori chiave dell'Unione, trasformando radicalmente il sistema legale ungherese, indebolendo lo stato di diritto e facendosi artefice di politiche anti-migrazione.

Il suo ultimo braccio di ferro con Bruxelles si è innescato sulle misure varate per il blocco dell'erogazione di fondi comunitari verso quei paesi che non aderiscono ai principi fondamentali del blocco.

La questione si è incendiata con le critiche espresse da Bruxelles in merito a una nuova legge che in Ungheria vieta la "messa in mostra o la romozione" dell'omosessualità o del cambio di genere in programmi televisivi, film e programmi di educazione sessuale nelle scuole; alle quali Orban ha reagito accusando i leader europei di comportarsi d "colonialisti" .

Cosa cambia in queste elezioni?

Con una mossa senza precedenti, sei partiti di opposizione si sono uniti per cercare di estromettere Orban scegliendo un candidato per rappresentarli tutti: Péter Márki-Zay, che nei sondaggi è dato testa a testa con Orban.

Inoltre, due partiti minori potrebbero entrare in parlamento superando la soglia di sbarramento del 5%

Mi Hazánk Mozgalom è un partito di destra che conta diversi transfughi da Jobbik, che era parte del mosaico dell'estrema destra nazionale prima di ammorbidirsi su posizioni più mainstream. Il sostegno a Mi Hazánk Mozgalom è cresciuto parecchio durante la pandemia poiché era l'unico partito che ha dato rappresentanza a posizioni antivacciniste.

L'altro è un movimento goliardico, chiamato Partito del cane a due code ungherese.

Chi è Viktor Orban?

Per i suoi sostenitori, il primo ministro ungherese Viktor Orban rappresenta i veri valori europei: il cristianesimo; il predominio dello stato-nazione; il governo anti-elitista e per le masse.

Per i suoi critici, è un populista opportunista che si preoccupa solo del proprio potere e ha reso l'Ungheria paria d'Europa.

Orban è salito al potere nel maggio del 1998, dopo che Fidesz ha vinto il maggior numero di seggi in parlamento alle elezioni generali: all'epoca fu il capo di governo più giovane d'Europa. Dopo aver perso le elezioni del 2002, ha trascorso otto anni all'opposizione ed è tornato al potere nel 2010.

Negli ultimi 12 anni, la politica e le alleanze di Orban sono cambiate molto: mentre aumentavano sempre di più le controversie con Bruxelles, ha stabilito forti legami con leader autoritari come il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping.

Chi è lo sfidante di Orban Peter Marki-Zay?

Peter Marki-Zay, poco conosciuto al di fuori del Paese, è stato il vincitore a sorpresa delle prime primarie dell'opposizione in Ungheria, che hanno visto diversi partiti riunirsi per scegliere un candidato.

Ha trionfato dopo che il sindaco di Budapest Gergely Karacsony si è ritirato e lo ha sostenuto.

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Marki-Zay aveva rappresentato in qualche modo una sorpresa anche nel 2018, quando vinse le elezioni comunali per la poltrona di sindaco nella città sudorientale di Hódmezővásárhely, considerata una roccaforte di Fidesz.

Il 49enne è padre di sette figli con forti valori cristiani e conservatori. Ha anche votato per Fidesz nel 2010, ma si è detto deluso dalla loro politica. Quando si candidò a sindaco a Hódmezővásárhely come indipendente, fu sostenuto da tutti i partiti di opposizione.

Come funzionano le elezioni in Ungheria?

Un voto va alla lista del partito e uno al candidato del collegio. Dei 199 seggi nel parlamento ungherese, 106 sono collegi uninominali decisi dal sistema maggioritario. I restanti 93 seggi sono decisi proporzionalmente dai voti delle liste nazionali.

Quali sono le questioni chiave che guidano le elezioni?

La campagna elettorale è stata completamente dirottata dall'invasione russa dell'Ucraina, che ha messo Orban, alleato di lunga data del presidente russo Putin, in una posizione delicata.

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Anche i suoi alleati nella regione - Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia - lo hanno attaccato per non aver preso una posizione più forte contro Mosca.

Ma a Orban tutto questo potrebbe perfino fare gioco: il conflitto in un Paese vicino potrebbe incitare a un "effetto intorno alla bandiera" , che tende a favorire il candidato in carica.

La questione chiave della campagna elettorale della coalizione di opposizione è stata la presunta corruzione in Ungheria. Transparency International classifica l'Ungheria come uno degli stati peggiori nell'UE per il suo indice di percezione della corruzione.

Nel frattempo, entrambe le parti hanno parlato dei loro piani economici e si sono accusate a vicenda di voler introdurre politiche d'austerità.

Indipendentemente da ciò, è probabile che siano necessari provvedimenti urgenti per evitare una crisi poiché l'impatto della guerra in Ucraina, i prezzi elevati dell'energia e la mancanza di fondi per la ripresa del COVID da Bruxelles iniziano a farsi sentire.

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Cosa dicono i sondaggi d'opinione?

La maggior parte dei sondaggi d'opinione suggerisce che l'alleanza Fidesz-KDNP di Orban vincerà le elezioni con uno stacco minimo.

Uno degli ultimi sondaggi, condotto dal think tank IDEA Institute tra il 22 e il 28 marzo, ha indicato il sostegno al partito Fidesz di Orban al 41% dell'elettorato, rispetto al 40% di inizio marzo, mentre l'alleanza di opposizione a sei partiti si attestava a 39 %, guadagnando due punti rispetto al sondaggio precedente.

Referendum sui diritti LGBT

Oltre alle elezioni, agli elettori verrà chiesto anche il loro punto di vista sulla legge che limita l'insegnamento nelle scuole sull'omosessualità e sulle questioni transgender.

Secondo critici e opposizione, la misura, approvata l'anno scorso, è discriminatoria, contravviene ai valori europei e identifica l'omosessualità con la pedofilia.

Il governo ha risposto proponendo un referendum, con le seguenti quattro domande:

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  • Sostieni l'insegnamento dell'orientamento sessuale ai minori negli istituti di istruzione pubblica senza il consenso dei genitori?
  • Sostieni la promozione della terapia di riassegnazione del sesso per i minori?
  • Sostieni l'esposizione illimitata dei bambini minorenni a contenuti mediatici sessualmente espliciti che potrebbero influire sul loro sviluppo?
  • Sostieni la visualizzazione di contenuti multimediali sul cambio di sesso ai minori?
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