Manifestazioni contro la guerra e a favore della pace si sono svolte sabato in numerose città del mondo. Con un solo grido: "Stop War!"
Centinaia di ombrelli di giallo-azzurri, i colori della bandiera dell'Ucraina, sotto il nevischio di New York.
Una folla di cittadini di origine ucraina ha riempito la celebre Times Square per protestare contro la guerra e chiedere aiuto alla comunità internazionale per ottenere una "No-Fly zone" sopra il cielo dell'Ucraina.
Igor Ubay ha 28 anni, è un manifestante originario di Leopoli:
"I nostri concittadini ucraini stanno soffrendo per questi attacchi missilistici e gli aerei che sorvolano le nostre città e uccidono persone innocenti, bombardando addirittura gli ospedali. Vogliamo solo che questo finisca e vogliamo che la gente viva, perché ogni essere umano è destinato a vivere e non a morire. E chiediamo solo un po' di sostegno per chiudere il cielo agli aerei" .
Manifestazioni contro la guerra e a sostegno della pace si sono tenute sabato in molte città, anche in Italia, a Firenze (in Piazza Santa Croce), sotto la spinta del sindaco Dario Nardella, presidente dell'associazione Eurocities.
Proteste contro la pace anche a Tel Aviv, in Israele.
Il premier israeliano Naftali Bennett si propone come mediatore per la pace e sta tentando di organizzare un incontro tra Putin e Zelenskyy a Gerusalemme, richiesto proprio dal presidente ucraino.
"Penso che il mondo non stia facendo abbastanza per aiutare l'Ucraina. La Russia è un grande paese potente con un esercito molto grande, e penso che l'Ucraina abbia bisogno di molto più aiuto, e penso che ciò riguardi pure truppe e aiuti militari", dice Saroj, una ragazza che vive a Tel Aviv.
Manifestazioni a sostegno della popolazione dell'Ucraina anche davanti al Parlamento di Helsinki, in Finlandia, e a Madrid, in Spagna, di fronte alla sede dell'Ambasciata russa.