Kiev accusa la Russia di bombardare ancora le città nonostante l'accordo di tregua
Non ha prodotto alcun risultato, l'intesa tra russi e ucraini per un cessate-il-fuoco che permetta ai civili di lasciare le città sotto assedio. Fonti ucraine denunciano la ripetuta violazione della tregua da parte delle forze russe, che hanno continuato a bombardare i loro obiettivi, e il ministero della Difesa di Kiev ha annunciato che, in queste condizioni, "gli accordi sono stati interrotti".
"Alle 11:45, la Federazione Russa ha iniziato a bombardare Volnovakha con armi pesanti. Come è noto avevamo un accordo preliminare che dalle 9 del mattino del 5 marzo prevedeva la creazione di due corridoi umanitari a Volnovakha e Mariupol. Confermo che la Russia ha violato gli accordi, non ha rispettato gli impegni presi e sta bombardand o Volnovakha", ha detto la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.
Mentre le intese per fermare le armi si rivelano inconsistenti, migliaia di civili cercano di lasciare le zone in cui si combatte e che secondo tanti rischiano presto di diventare teatro di gravi crisi umanitarie. A Mariupol, dopo giorni di bombardamenti, la città è completamente al buio e con le linee telefoniche tagliate. Medici Senza Frontiere segnalano inoltre che le farmacie sono rimaste senza medicine.
Secondo le agenzie umanitarie c'è da attendersi una penuria di cibo e acqua potabile per centinaia di migliaia di persone; una crisi umanitaria resa ancora più grave dalle rigide temperature invernali.