Nella metropolitana di Kiev, migliaia di persone cercano la sicurezza

Nella metropolitana di Kiev, migliaia di persone cercano la sicurezza
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Di Valérie Gauriat
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Mentre molti ucraini stanno cercando il modo di lasciare il Paese, altri dicono di riporre fiducia nell'Esercito: tutti gli aggiornamenti dalla nostra inviata, Valérie Gauriat

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Anche nella notte di Kiev, come ci racconta la nostra inviata Valérie Gauriat, le unità di polizia restano pronte per combattere.

C'è un gruppo che ispeziona le auto: a telecamere spente, la polizia ci dice di aver trovato diversi fucili automatici in un veicolo, le matricole delle pistole sono state cancellate e non sono registrare.

Vadim Ghirda/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
AP PhotoVadim Ghirda/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Nella metropolitana di Kiev, migliaia di persone cercano la sicurezza. 

Con la capitale ucraina sotto attacco, la popolazione è corsa in cerca di un posto sicuro: c'è chi porta con sé valigie ed effetti personali, chi invece ha solo il necessario per passare la notte.

Kateryna e la sua famiglia sono diretti in Polonia: "I nostri sentimenti? - chiede - Siamo arrabbiati, abbiamo paura, siamo nervosi e non sappiamo cosa fare, perché è la nostra casa, è la nostra città, è il nostro Paese, eppure dobbiamo salvare le nostre vite, è devastante".

Mentre molti ucraini stanno cercando il modo di lasciare il Paese, altri dicono di riporre fiducia nell'Esercito.

"Ci si sente davvero al sicuro qui - dice Anabel - perché ci sono persone, famiglie, conoscenti, amici, sai: avremo tanto da aspettare e spero che andrà tutto bene.

Crediamo ancora nelle nostre forze armate, credo che finirà per il meglio".

Si registrano preoccupazioni e molta incomprensione all'indirizzo della comunità internazionale in questo momento assai complicato.

"Stiamo implorando la comunità europea di aiutarci - afferma Oleksander - dovrebbe bandire la Russia dal circuito Swift, pensiamo che dovrebbe aiutarci con altre forze militari ed anche ad eliminare la possibilità di attacchi via cielo".

Questa è la nuova routine di molti tra coloro che sono rimasti a Kiev: non è il primo giorno che passano così, né credono che sarà l'ultimo.

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