La storia di Amina, un'artista autodidatta che ha dovuto superare molti ostacoli per potersi affermare
Quando Amani Al-Ali scoprì l'arte della caricatura sette anni fa, decise di imparare da sola, visto che non esistevano scuole né artiste a Idlib.
"Quando postavo su Facebook all'inizio avevo paura delle critiche, di chi poteva deridermi e ridicolizzarmi", racconta ai nostri microfoni. "A volte pubblicavo, a volte no. Poi ho capito che dovevo superare queste paure e che non dovevo preoccuparmi di ciò che diceva la gente. Dovevo continuare per la mia strada".
L'artista 37enne ha incontrato molti ostacoli da superare: l'accettazione da parte della società è stato il più complicato. Anche se molti siriani si stanno ribellando, chiedendo più libertà, resistendo alla repressione.
Gli abitanti dell'ultima enclave dello Stato Islamico non sono ancora abituati alla libertà di espressione e non accettano facilmente le critiche satiriche. Amani racconta la sofferenza e la storia del popolo siriano, attraverso le sue mostre in tutto il mondo, la più importante delle quali è stata allestita in Italia."Più di cinquanta italiani mi hanno mandato le loro foto e mi hanno detto che li ho fatti riflettere. Sono contentissima di questo", dice la donna.
Amani non è in cerca di fama. Ha altri obiettivi, tra i quali la sensibilizzazione verso i problemi delle donne. Nelle sue opere disegna la loro sofferenza.
"L'arte della caricatura non si limita al mio lavoro", spiega l'artista. "È immensa e voglio apprenderla anche a livello accademico. Vorrei aprire una scuola di caricatura, vorrei insegnare e non essere più l'unica artista donna. Vorrei che esistessero altre caricaturiste. Sono contenta di dove sono arrivata oggi e sento che un giorno avrò la mia occasione e la mia riconoscenza, proprio qui".