Si fa sempre più drammatico il bilancio delle inondazioni e delle forti piogge che hanno colpito lo stato brasiliano di Bahia. La zona più devastava è quella a nord-est
Case distrutte, strade allegate, macerie ovunque. Si fa sempre più drammatico il bilancio delle inondazioni e delle forti piogge che hanno colpito lo stato brasiliano di Bahia. La zona più devastava è quella a nord-est. Si parla di oltre venti morti, centinaia di feriti e oltre 60 mila gli sfollati. Secondo la Protezione Civile locale il numero di persone rimaste senza un tetto è quasi raddoppiata nel giro di pochi giorni. Per questa gente è stato un Natale all’insegna della disperazione.
"Sono entrata in casa con l'acqua che mi arrivava fino alla pancia, dice una donna. Quando sono arrivata qui le abitazioni era ancora intatte, poi è crollato tutto. Sono 15 le case distrutte. Noi abbiamo perso qualsiasi cosa. Non abbiamo più nulla.”
L’allerta a Bahia resta alta. Non smette di piovere e altre cinque dighe sono a rischio fanno sapere funzionari locali. Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta anche perché sono diversi i ponti traballanti. Senza contare che manca tutto, acqua, cibo, medicine. Una situazione al limite. In questo scenario c’è chi si è rimboccato le maniche e ringrazia di essere ancora vivo.
Una sessantina i Comuni che hanno dichiarato lo stato di emergenza. Le forti piogge che stanno interessando Bahia coincidono con un fenomeno meteorologico che si verifica in genere ogni tre o cinque anni. Secondo gli esperti la colpa è anche dei cambiamenti climatici che hanno reso certe situazioni ancora più estreme.