L'attaccante del Barcellona, lontano dai campi dal malore di fine ottobre, non può più continuare secondo i medici, a causa dell'aritmia cardiaca
Appendere gli scarpini al chiodo non è mai facile. Farlo a soli 33 anni, al culmine della propria carriera e per problemi di salute, lo è ancor meno. Sergio Agüero ha annunciato tra i singhiozzi questo mercoledì il ritiro dal calcio giocato. Lo ha fatto al Camp Nou, sei mesi e mezzo dopo aver indossato per la prima volta la maglia del Barcellona, durante la presentazione ufficiale.
A fine ottobre aveva avuto un malore in campo, durante la partita casalinga contro l'Alavés. La diagnosi era stata aritmia cardiaca e i medici sono stati chiari: è meglio smettere.
"Sono molto orgoglioso della carriera che ho avuto. Sono molto felice. Ho sognato di giocare a calcio da quando avevo cinque anni", racconta l'ex genero di Diego Armando Maradona. "Sin da piccolo sognavo di giocare tra i grandi e non avrei mai pensato di arrivare in Europa. Voglio mostrare la mia gratitudine a tutti".
18 anni di successi tra America ed Europa
In 18 anni di carriera, el "Kun" ha giocato in Argentina con l'Independiente, prima dell'approdo a Madrid, sponda Atletico. Con i colchoneros ha conquistato un'Europa League e una Supercoppa Uefa.
Dopo cinque anni il trasferimento al Manchester City, dove si è laureato miglior marcatore straniero nella storia della Premier e ha vinto cinque campionati. Quest'anno, poi, la Copa America con la sua Nazionale e il ritorno in Spagna, al Barcellona, con la voglia di lasciare ancora una volta il segno. Ma il suo cammino si è interrotto troppo presto.