(ANSA) – BARI, 02 NOV – “Non mi sono fatto nulla, sto bene”.
Sarebbero queste le ultime parole pronunciate ad un amico
accorso per soccorrerlo da Claudio Lasala, il 24enne ucciso con
una coltellata dopo un litigio in un bar del centro storico di
Barletta nella notte tra il 29 e il 30 ottobre. Il racconto
dell’amico che quella sera era con Claudio nel bar è contenuto
nel decreto di fermo eseguito nei confronti dei due presunti
assassini: il 20enne Michele Dibenedetto con il quale la vittima
aveva litigato per un cocktail negato e il 18enne Ilyad Abid,
quest’ultimo ritenuto l’esecutore materiale
dell’accoltellamento.
L’amico di Claudio, rimasto fuori dal bar, si era accorto del
litigio e poi era stato “travolto dalla gente che usciva dal
locale”, vedendo “Claudio correre verso la piazza”. Avrebbe
provato a chiamarlo senza ottenere risposta e poi avrebbe saputo
da un cugino che l’amico era a terra ferito. Arrivato sul posto,
“gli chiedeva chi fosse stato – si legge negli atti – , ma
Claudio gli rispondeva di non essersi fatto nulla e che stava
bene”. Poche ore dopo il 24enne è morto nell’ospedale di
Barletta perché quell’unica coltellata aveva colpito organi
vitali senza lasciargli scampo. L’autopsia per chiarire le cause
del decesso, inizialmente prevista per oggi, sarà eseguita
giovedì nel Policlinico di Bari dal medico legale Francesco
Introna. (ANSA).
Omicidio Barletta:vittima a amico dopo coltellata,'sto bene'

Le ultime parole di Claudio Lasala prima di morire in ospedale
Di ANSA
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