(ANSA) - ROMA, 03 GIU - Quanto compiuto da Walter Biot, il militare di Marina arrestato per spionaggio, è "lesivo in concreto degli interessi protetti delle norme indicate tra cui la sicurezza nazionale". Così i giudici del Riesame di Roma nelle motivazioni con cui hanno ribadito il carcere per l'ufficiale arrestato il 30 marzo scorso mentre cedeva documenti classificati ad un funzionario dell'ambasciata russa. I giudici fanno riferimento, al fatto che Biot fosse in possesso del Nulla osta di segretezza (Nos) "elevato, il più alto previsto" e che le notizie che procacciava rientravano tra quelle "Nato Secret" e "Nato Confidential" e "riservatissime". In tema di competenza giurisdizionale il Tribunale del Riesame di Roma, in merito alla vicenda di Walter Biot, afferma che la procura ordinaria e quella Militare possono, in tema di spionaggio, proseguire parallelamente gli accertamenti. I due uffici giudiziari, per quanto riguarda il reato di spionaggio, potrebbero, di fatto, dividersi la titolarità ad indagare: quella militare sui documenti classificati Nato, quella di piazzale Clodio coordinata dal sostituto procuratore Gianfederica Dito, anche sugli altri atti segreti oggetto del procedimento. (ANSA).
Spionaggio: Riesame, da Biot atti contro sicurezza nazionale
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Di ANSA
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