Mosca, respinto il reclamo di Navalny per i frequenti controlli notturni. "È una gtortura", accusa il blogger considerato il principale oppositore politico di Putin
È stato respinto dal tribunale di Mosca il reclamo del blogger Alexei Navalny per le condizioni di detenzione che denuncia di dover subire, e che l'oppositore politico definisce una tortura.
In collegamento audio video dal carcere di Vladimir, a 190 km dalla capitale, Navalny ha contestato i frequenti controlli notturni che gli impediscono di prendere sonno.
"Durante il giorno c'è un agente che deve venire da me ogni due ore, per controllarmi e per gestire le videoregistrazioni. Lo stesso accade di notte per gli agenti e per il capo del personale... È una procedura molto insolita, e non si capisce a cosa serva".
Alexey Navalny, considerato il principale oppositore del presidente Putin , è stato arrestato a gennaio, di ritorno dalla Germania dove era stato curato per un avvelenamento con l'agente nervino, avvelenamento che Navalny attribuisce al Cremlino.
Con le elezioni che si avvicinano, cresce in tutto il paese la repressione delle opposizioni.
Un attivista, Andrei Pivovarov è stato fatto scendere da un aereo ed arrestato all'aeroporto di San Pietroburgo, mentre un ex parlamentare, Dmitri Gudkov, vicino all'opposizione e in procinto di candidarsi alla Duma, ha subito delle perquisizioni in casa e in ufficio.