UE: accordo sulla trasparenza fiscale delle multinazionali, ma per le ONG è tutto da rifare

UE: accordo sulla trasparenza fiscale delle multinazionali, ma per le ONG è tutto da rifare
Diritti d'autore Virginia Mayo/Associated Press
Di euronews
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Pesanti reazioni da parte delle ONG per la trasparenza fiscale, dopo l'annuncio sul raggiungimento di un accordo tra i co-legislatori europei su una norma che obblighi le multinazionali a pubblicare i dati fiscali

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Le multinazionali dovranno rendere pubblici i dati sulle tasse pagate nei singoli stati membri: lo prevede una norma sulla quale si sono accordati il Parlamento europeo e i negoziatori del Consiglio, cioè i co-legislatori europei. 

I dati fiscali delle multinazionali con fatturato superiore ai 750 milioni e presenti in più di un paese dovranno essere pubblicati su internet in un formato standardizzato e per singoli capitoli che specifichino le diverse attività, la forza lavoro ed altri dettagli. Ma restano alcune falle.

Per esempio,una consulente di Oxfam sottolinea la presenza di una clausola che consentirebbe alle aziende di non divulgare quel tipo di informazioni, per cinque anni, se sono commercialmente sensibili. "Potete immaginare quanto spazio venga lasciato alle aziende per evitare di rendere pubbliche le informazioni", dice.

I co-legislatori hanno cercato di circoscrivere e dettagliare il più possibile i casi di flessibilità concessa alle aziende e hanno incluso anche i paradisi fiscali e le filiali eventualmente create allo scopo di non rientrare nella norma, che deve comunque ancora passare al vaglio delle commissioni parlamentari, dell'Assemblea e del Consiglio. 

Un accordo, comunque, che lascia l'amaro in bocca alle ONG che più militano per la trasparenza fiscale, come Oxfam e Transpareny International, per esempio: troppe falle, secondo loro. Accordo di difficile applicazione, che lascia scoperti troppi paesi e concede troppe scappatoie.

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