Si comincia con i "bronzi del Benin", rubati alla fine dell'800 dai soldati britannici
Potrebbero alla spicciolata tornare nei loro luoghi d'origine, molti capolavori dell'arte africana, saccheggiati dalle potenze coloniali e finiti nei musei di tutta Europa.
Il museo del Castello di Berlino, ad esempio, si è impegnato a restituire tra un anno alla Nigeria centinaia di "Bronzi del Benin" rubati durante la colonizzazione.
Monika Gruetters, ministra tedesca della Cutura, parla di un "segnale di riconciliazione" rivolto ai paesi che hanno subito i furti. "Faremo altre esposizioni al Castello di Berlino, ma prima ci voleva un'intesa sulle restituzioni".
I musei tedeschi, dopo aver redatto un inventario delle opere sottratte, concorderanno con le controparti un calendario delle consegne.
I bronzi del Benin sono tra le opere più note dell'arte africana e risalgono al XVI secolo. Furono trafugati dai soldati britannici alla fine dell'800 per poi finire in diversi musei europei. Al Museo etnografico di Berlino si contano 530 oggetti storici del Regno del Benin, compresi 440 bronzi.