Russia, arrestato il legale di Navalny: "Vogliono farci paura"

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Di Euronews
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In Russia Navalny è sempre più isolato: arrestato anche l'avvocato che difende la Fondazione anti corruzione che fa capo all'oppositore di Putin

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In Russia chi si avvicina ad Alexei Navalny rischia la prigione.
Si fa terra bruciata attorno al principale oppositore di Putin. Nelle scorse ore la rete di organizzazioni a sostegno di Navalny si è sciolta dopo l'accusa di estremismo mossa dalla Procura. E ora anche l'avvocato della Fondazione anti corruzione è stato arrestato.

"È chiaro che le autorità stanno prendendo di mira non tanto le organizzazioni quanto le persone. Stanno cercando di incutere paura alla gente, in modo che rifiuti qualsiasi azione che lo Stato ora considera indesiderabile, ostile al regime", così aveva dichiarato a Euronews Ivan Pavlov, il legale vicino a Navalny, poco prima di venire arrestato.

Giovedì scorso, Pavlov ha rappresentato la Fondazione anti corruzione che fa capo a Navalny in tribunale contro i tentativi delle autorità di bollare il gruppo come organizzazione estremista. Le accuse mosse contro il legale sono associate alle sue attività professionali: deve rispondere di divulgazione di informazioni riservate, relative a un'indagine in corso. 

Il reato prevede una pena sino ai tre mesi o una pesante multa. 

Il legale, che è anche direttore dell'organizzazione per i diritti umani Team 29, è inoltre impegnato in casi di alto tradimento e spionaggio. Il Team 29 difende il giornalista Ivan Safronov e l'ex manager Karina Turcan.

Safronov è accusato di aver trasmesso segreti militari alla Repubblica Ceca nel 2017.

Turcan è stata arrestato nel giugno 2018. Secondo l'accusa, la donna sarebbe stata reclutata dal servizio speciale moldavo per il quale avrebbe lavorato con lo pseudonimo "Karla".
L'ex manager è accusata di aver fatto trapelare informazioni sulla fornitura di elettricità russa all'Ucraina.

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