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USA: nuove proteste contro razzismo e violenza sugli asiatici

USA: nuove proteste contro razzismo e violenza sugli asiatici
Diritti d'autore  Angela Weiss / AFP
Diritti d'autore Angela Weiss / AFP
Di Debora Gandini
Pubblicato il
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Nuove manifestazioni negli USA contro gli episodi di violenza sugli asiatici. In 60 città cortei per dire stop al razzismo. Il presidente Biden: "E' ora di cambiare e di denunciare"

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Si sono dati appuntamento nel distretto del Queens, a New York ma anche in altre 60 città americane. Tutti in piazza per protestare contro il razzismo nei confronti degli asiatici e siglare un nuovo patto di solidarietà. Da settimane negli Stati Uniti gira sui social un nuovo movimento nato ancora prima degli omicidi di Atlanta della settimana scorsa.

Si tratta del movimento “Black & Asian Solidarity” che fa capo all’associazione “Stop AAPI Hate” fondata dopo lo scoppio della pandemia per tracciare e analizzare gli incidenti di odio contro gli Asiatici Americani e gli abitanti delle Isole del Pacifico. Dallo scorso marzo sono state quasi 4.000 le segnalazioni. Judi Cheng, portavoce dell’organizzazione "Answer Coalition" ci fa notare che tutte le persone asiatiche che conosce sono state vittime di violenza, molestie, aggressioni. “La gente ci sputa addossa, ci urla contro. Pensa che siamo positivi al Covid solo perché asiatici.”

"Gli asiatici non sono il virus"

Un sabato di proteste e manifestazioni in tutti gli Stati Uniti. Dalla Grande Mela, a Los Angeles, Chicago, Detroit. 60 le città coinvolte. A Seattle e San Francisco due uomini sono stati accusati di episodi di odio nei confronti di persone di origine asiatica. Non solo aggressioni verbali ma anche fisiche, soprattutto nei confronti di donne.

La comunità presa maggiormente di mira è quella Cinese mentre gli episodi avvengono per la maggior parte in luoghi pubblici, per strada, nei negozi, o nei parchi. Dopo la sparatoria del 16 marzo ad Atlanta dove un uomo ha ucciso otto persone, tra cui sei donne asiatiche, il Presidente Joe Biden ha dichiarato che l’odio e la violenza spesso incontrano il silenzio. E’ ora di cambiare, di denunciare e di agire.

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