Due arresti nell'operazione congiunta della Polizia bulgara con i servizi segreti americani: sequestrate banconote false stampate in un locale dell'Università di Sofia
La qualità era alta: filigrane interne, caratteri in microscrittura, vernici a colore cangiante, proprio come le banconote vere. Solo, la zecca che le stampava era clandestina: una stamperia di soldi falsi allestita in un locale dell'Università di Sofia in Bulgaria.
In un'operazione congiunta con i servizi segreti americani, la polizia bulgara ha arrestato due persone - un uomo e una donna, entrambi dipendenti dell'ateneo - e sequestrato macchinari e denaro, in euro e dollari. Il valore della valuta falsa è stato stimato in circa 4 milioni di dollari e 3 milioni e 600mila euro, secondo l'ufficio del procuratore di Sofia.
Le forze dell'ordine battono la pista dell'organizzazione internazionale: secondo gli investigatori, i due sospetti fanno parte di un'impresa criminale, che si occupa del traffico di diollari contraffatti verso l'Ucraina e di euro verso l'Europa occidentale. Sarebbero stati pagati il 10 percento del valore nominale delle banconote prodotte nella stamperia.