Evacuate mezzo milione di persone, chiusi aeroporti e scuole, naufragati due pescherecci, dispersi 26 marinai
Sono più di mezzo milione i vietnamiti costretti a lasciare le proprie case nella regione costiera centrale, a causa della nuova tempesta, la quarta, che si abbatte sul paese in poche settimane e che finora ha provocato più di 130 morti.
Con venti che hanno toccato i 140 chilometri orari e forti piogge che hanno causato frane e smottamenti, le autorità hanno disposto la chiusura delle scuole, il blocco dei servizi turistici e la cancellazione di numerosi voli.
Prima che il tifone colpisse il paese ha fatto affondare due pescherecci che si trovavano al largo. I 26 marinai che erano a bordo sono ora considerati dispersi, e in zona sono state dirette due imbarcazioni di soccorso della Marina militare, che partecipano alle ricerche.