Operazione dei Carabinieri. Le indagini della procura avviate dopo il sequestro di persona di due minorenni. Il procuratore Bombardieri: "Fatto inquietante"
Controllavano il mercato dello spaccio di marijuana e cocaina in diversi quartieri di Reggio Calabria, i due gruppi di spacciatori sgominati da una operazione dei Carabinieri che hanno eseguito, tra la Calabria e il Nord Italia, 17 ordini di custodia a carico di altrettanti giovani e giovanissimi. Costoro, seppur non direttamente collegati alle cosche di ndrangheta, non esitavano a punire con la violenza chi provava a ostacolarli.
"L'attività investigativa è scaturita dal sequestro di persona di due minorenni ed è stato accertato come l'organizzazione operasse in forma strutturata e piramidale con incarichi predefiniti, turni giornalieri e rendicontazione della contabilità", spiega il maggiore Christian Tedeschi, comandante della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria.
I due minori, uno dei quali apena tredicenne, sono stati sequestrati, nascosti, picchiati e minacciati con le armi per aver rubato una piccola partita di erba. Una vicenda che il procuratore di reggio calabria, Giovanni Bombardieri, ha definito "un fatto inquietante".