Violenza in Bielorussia: l'Unione europea minaccia sanzioni contro Minsk

Manifestante ucciso negli scontri a Minsk
Manifestante ucciso negli scontri a Minsk Diritti d'autore SERGEI GAPON/AFP or licensors
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Di Stefania De Michele
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Ancora proteste di piazza in Bielorussia contro l'elezione di Lukashenko. Il presidente risponde con il pugno di ferro. L'Ue minaccia sanzioni

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È un granello che è diventato valanga: in **Bielorussia, **la protesta contro la rielezione del presidente bielorusso Lukashenko non si ferma. Migliaia di persone si sono radunate vicino alla stazione della metropolitana Pushkin, a Minsk.

Minsk: in migliaia dove il manifestante è rimasto ucciso

Lì, dove la gente oggi si è assiepata con bandiere e cartelli, un manifestante, Alexander Taraikovsky, 34 anni, è rimasto ucciso lunedì. Per quella morte ci sono due versioni, quella della Polizia e l'altra affidata a chi sta sul fronte opposto. Secondo le forze dell'ordine, l'uomo sarebbe rimasto ucciso dallo stesso ordigno che stava per lanciare all'indirizzo degli agenti. Ma i media dell'opposizione sostengono che la vittima sarebbe stata uccisa dagli spari esplosi dalla Polizia.

SERGEI GAPON/AFP or licensors
Manifestazione a MinskSERGEI GAPON/AFP or licensors

Lukashenko parla con Putin: "Non è un problema della sola Bielorussia"

Intanto la tensione cresce, nonostante le autorità bielorusse abbiano annunciato il rilascio di oltre 2.000 delle 6.700 persone arrestate durante le manifestazioni.
Il presidente Lukhashenko ha parlato con il suo alleato forte, Vladimir Putin: la minaccia, che presenta elementi di interferenza esterna, non è solo un problema della Bielorussia - ha detto - si tratta di un pericolo per tutta la regione.
Ma il filo che unisce la gente non è sottile e il dissenso arriva anche a Mosca, con le donne riunite davanti all'ambasciata di Minsk, in presidio e in solidarietà con le donne bielorusse.

Il presidio davanti all'ambasciata di Mosca e l'appello di Tikhanovskaya

La principale candidata alla presidenza dell'opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, che si è rifugiata in Lituania da quattro giorni, ha chiesto di organizzare marce pacifiche in tutto il Paese sabato e domenica.Barricate nelle strade di Minsk, catene umane in Bielorussia contro il confermato presidente Aleksandr Lukashenko, oltre 6mila arresti e almeno 3 morti, secondo fonti indipendenti.

"A scendere in piazza sono per lo più persone con un passato criminale e disoccupati", dice Lukashenko. Non la pensa così la comunità internazionale. In un tweet Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, scrive che l'Unione europea non accetta il risultato delle elezioni e che sanzionerà i responsabili della violenza contro i manifestanti.

Lituania e Polonia vicine a chi manifesta

Ma, da ovest a est, si moltiplicano le reazioni contro la repressione del dissenso da parte del confermato presidente bielorusso: "La questione delle sanzioni è complementare alle iniziative che proponiamo - dice il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda - penso che dobbiamo prima provare tutti i mezzi che naturalmente vengono presi in considerazione in una situazione del genere quando viene versato il sangue di persone innocenti".

Il governo polacco ha stanziato 11 milioni di euro per aiutare i bielorussi che temono per la loro incolumità, oltre che per sostenere i media indipendenti e le organizzazioni non governative , ha detto in Parlamento il premier Mateusz Morawiecki, che ha aggiunto: "Il futuro della Bielorussia può essere deciso solo dai bielorussi stessi. Il nostro ruolo è quello di garantire che essi possano esercitare questo diritto. Per questo oggi chiediamo alle autorità bielorusse di prendere in considerazione nuove e libere elezioni".

Venerdì prossimo, la Bielorussia sarà tra i temi in agenda al Consiglio Esteri straordinario dell'Unione europea, dove - tra le misure in cantiere - potrebbe esserci la reintroduzione di sanzioni contro Minsk.

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