La guerra dell'acqua oppone l'Etiopia a Egitto e Sudan

Una volta si combatteva per oro e petrolio. Da qualche anno si lotta per l'acqua. uno dei conflitti più accesi è quello che oppone Etiopia, sud Sudan, Sudan ed Egitto. Causa del contendere è l'immensa diga in costruzione sul Nilo azzurro.
Una diga non è altro che un contenitore da riempire e per farlo l'Etiopia è accusata di assetare i paesi limitrofi.
Addis Abeba si è giustificata affermando che tutto è accaduto per cause naturali, le piogge di queste settimane avvrebbero fatto alzare il livello dell'acqua, ma la rapidità di riempimento del bacino è sospetta e i paesi della regione accusano l'Etiopia di voler razionare l'acqua del Nilo.
La costruzione della diga è opera dell’azienda italiana Salini Impregilo ed è cominciata nel 2011. È costata finora oltre quattro miliardi di dollari, sarà la diga più grande dell’Africa, con la capacità di generare 6.450 megawatt di energia, più del doppio di quanto faccia oggi l’Etiopia (dove la metà degli abitanti non ha la corrente elettrica).
L’Egitto, invece, trae dal Nilo il 90 per cento del suo approvvigionamento idrico, che è già inferiore ai suoi bisogni. Se la portata del fiume dovesse ridursi per colpa di un afflusso ridotto dal Nilo Azzurro, per l’Egitto sarebbe la crisi. Simili sono le preoccupazioni del Sudan. Il nome della diga è Grand ethiopian renaissance dam, ma in inglese l'acronimo Gerd indica acidità di stomaco. Mai nome fu più azzeccato.