La Macedonia del Nord alle urne in piena pandemia

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Di Marta Brambilla
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il 15 luglio un milione e 800 elettori sono chiamati a votare proprio nel momento in cui una nuova impennata di contagi da coronavirus sta investendo il Paese

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Nel pieno di una nuova escalation di contagi da coronavirus, la Macedonia del Nord si appresta a votare nelle elezioni parlamentari in programma per il 15 luglio. I due principali partiti, sinistra e centrodestra, sperano in un veloce accesso ai negoziati dell'Unione Europea.

I socialdemocratici al governo sono convinti che la loro opzione abbia rotto il ghiaccio nel processo di integrazione europeo con la firma dell'accordo di Prespa che ha messo fine a una disputa durata tre decadi sul nome con la vicina Grecia.

 Nikola Dimitrov, ministro degli Esteri e candidato socialdemocratico spiega:  "Abbiamo un'opzione, la mia. Possiamo avanzare, investendo nelle riforme europee, sulla base di quanto abbiamo già raggiunto negli ultimi due anni, che per molti versi è un miracolo.".

Il partito di opposizione, membro del Partito Popolare Europeo, critica il partito di maggioranza per aver danneggiato in campagna elettorale gli interessi nazionali firmando l'accordo di Prespa, essenziale per fari sì che la Grecia togliesse il veto all'ingresso della Macedonia nella Nato e per avere il via libera dal consiglio Europeo ai negoziati. Nella sua campagna, l'opposizione promette di revocare l'accordo di Prespa in caso venga raggiunta la maggioranza necessaria.

Aleksandar Nikolovski, candidato per il VMRO DPMNE spiega: "Ci è chiaro che c'è bisogno dei 2/3 della maggioranza in Parlamento per cambiare la costituzione. Se li avremo, sicuramente lo faremo.".

I democratici sono convinti che questo tipo di posizione da parte dell'opposizione, metta in pericolo l'integrazione della Macedonia del Nord nell'Unione Europea.

Nikola Dimitrov, sottolinea che : "I nostri avversari sfortunatamente non sono di questo secolo. Il loro è un nazionalismo superficiale. A loro piace l'idea di annullare l'accordo di Prespa e di non cosiderare il tema dello stato di diritto e della giustizia".

L'opposizione, d'altro canto, è convinta che il solo ostacolo al processo di integrazione nell'Unione Europea siano i social democratici al governo e la mancanza di riforme.

L'inviato di euronews a Skopje, Borjan Jovanovski,  conclude: "Il 2 luglio la Commissione Europea ha diffuso le linee guida del negoziato, chiedendo il rafforzamento dello stato di diritto. Il 15 luglio un milione e ottocento elettori decideranno quale partito è il più adatto per rispondere alle richieste dell'Unione Europea".

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