Alle porte di Madrid il depistaggio a tappeto più imponente d'Europa. Il comune di Torrejón de Ardoz invita tutti i suoi 130.000 abitanti a sottoporsi a test gratuiti per il depistaggio del Coronavirus. Altolà del governo regionale: "No a iniziative che sfuggano a standard e direttive condivisi"
Test serologici gratuiti e a tappeto. Parte da Torrejón de Ardoz, alle porte di Madrid, la lotta dei Comuni spagnoli al Coronavirus. Su base volontaria, ma "fortemente raccomandata" dalle autorità locali, l'iniziativa si rivolge a tutti i suoi circa 130.000 residenti e si svolge nella zona fieristica, svuotata dal Coronavirus. Anche da qui, l'iniziativa di dirottare su questi test, dei fondi abitualmente dedicati a celebrazioni ed eventi.
"Le feste restano momenti di semplice svago - uno dei commenti raccolti, nel primo giorno dei test -. Il Covid è ora una questione più seria. Nessuno muore, se rinuncia a un po' di svago". Divisi restano però i pareri sull'efficacia della strategia. A chi parla di buona iniziativa, che permetterà di estrapolare dati utili su scala soprattutto locale, altri replicano sostenendo che le misure più efficaci restano il distanziamento sociale e il senso di responsabilità. Speranza condivisa da molti è però soprattutto quella di aver sviluppato gli anticorpi.
Iniziati questo venerdì, i test proseguiranno fino a mercoledì prossimo. I residenti vengono convocati in ordine alfabetico e orientati verso diversi laboratori da campo. "Appena arrivano, viene fatto loro il prelievo - spiega la direttrice del progetto, Pepa Soriano -. Poi viene dato loro un numero con cui potranno poi consultare i risultati del test direttamente su internet". I risultati saranno disponibili dopo 24-48 ore, ma i dati complessivi saranno disponibili non prima della prossima settimana.
Il test a tappeto di Torrejón de Ardoz non ha tuttavia mancato di suscitare perplessità. In particolare, dal governo regionale, è arrivato l'altolà a iniziative a macchia di leopardo che sfuggano a direttive e standard condivisi.