Covid-19: l'anno nero di @Ryanair, la compagnia taglia 3000 posti di lavoro e lamenta la concorrenza sleale in giro per l'Europa
Ryanair taglia 3 mila posti di lavoro, il 15% dei 19 mila dipendenti in Europa, a causa della crisi del settore dovuta a Covid-19.
Dall'inizio della crisi, lo stop a tutte le attività economiche e sociali ha ridotto bruscamente anche i viaggi costringendo a terra più di una flotta.
La situazione di Raynair è quella di molte altre compagnie aeree, il problema secondo il suo Ceo Michael O'Leary è che: "Il governo francese, ad esempio, nell'ultimo mese ha annunciato di rimborsare le tasse aeroportuali, ma solo per le compagnie aeree francesi. Le compagnie aeree non francesi come Ryanair, EasyJet e BA (British Airways), che volano in Francia, dovrànno continuare a pagare queste tasse aeroportuali. È ingiusto. È una violazione delle norme sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza".
Nei giorni scorsi è stata Iag, la holding che possiede British Airways, Iberia e Vueling, ad annunciare una riduzione possibile di 12 mila posti di lavoro a causa della crisi. Mentre Lufthansa perde un milione di euro all’ora e rischia la bancarotta. Per la più grande compagnia low cost d’Europa ci vorranno almeno due anni per tornare alla normalità, la domanda nel settore non riprenderà prima dell’estate 2022 e così i prezzi dei biglietti aerei.