Il cinema danese marca un punto per la pari rappresentanza di genere

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Il Danish Film Institute promuoverà solo film, nei quali le donne non saranno meno degli uomini

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Ciò che ha fatto l'industria cinematografica danese è una novità assoluta in Europa e nel mondo. Il Danish Film Institute promuoverà solo film con pari rappresentanza di genere, spingendo quindi le case di produzione del Paese scandinavo a presentare un rapporto in merito, per ottenere finanziamenti per la produzione di film e documentari. Ogni anno circa venti film danesi ricevono sostegno economico da parte dell'istituto.

"La situazione era peggiore di quanto pensassimo, di quanto potessimo mai immaginare", spiega Morten Kjelms Hytten, produttore cinematografico. "C'era una rappresentanza più scarsa di donne di quanto immaginassimo, davvero".

Per produttori e registi, la sfida è quella di riequilibrare una situazione, che va chiaramente a svantaggio delle donne. "Potremmo porci un obiettivo, per il quale in cinque anni ci dovrà essere il 10% in più di donne nell'industria della sceneggiatura e della regia, ad esempio", dichiara la presidente dell'associazione registi danesi, Christina Rosendahl.

Un'iniziativa che potrebbe essere emulata anche oltre confine...

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