Hong Kong: fallisce la trattiva con la polizia promossa dal vescovo Ha

Hong Kong: fallisce la trattiva con la polizia promossa dal vescovo Ha
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Di Cinzia RizziAntonella Andriuolo Paolo Alberto Valenti
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Hong Kong nuovi scontri tra polizia e manifestanti, notte di disordini e caos tra barricate date alle fiamme

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Come informano alcune agenzie asiatiche all'alba di stamane la polizia di Hong Kong è entrata nel PolyU (università del Politecnico) dopo un lungo assedio. Sono stati effettuati decine di arresti fra studenti, ex studenti e attivisti del movimento anti-estradizione.

"Evitiamo una nuova Tiananmen"

Fra gli studenti si è diffusa la volontà di non farsi prendere in trappola in una nuova Tiananmen ma intanto per tutta la giornata di domenica le forze dell'ordine hanno cercato con ogni mezzo di sgomberare  l'unversità occupata da circa 500 manifestanti che erano riusciti anche a bloccare il traffico del vicino Crossing Harbour Tunnel, il tunnel sottomarino che unisce la penisola di Kowloon con l’isola di Hong Kong, una delle arterie maggiori del territorio.

La rivoluzione permanente

In cinque mesi, la manifestazione pro democrazia a Hong Kong è diventata una rivoluzione. Discendente dalla rivolta degli ombrelli si è poi trasformata in una vera e propria guerriglia, tra dimostranti e forze dell'ordine. Negli ultimi scontri la polizia ha fatto uso massiccio degli idranti, di lacrimogeni mentre gli studenti hanno risposto con armi improvvisate come archi e frecce, catapulte rudimentali, come potete vedere in queste foto.

Alle frecce, si sono aggiunti mattoni e bombe molotov, sul ponte dell'Harbour Tunnel, che porta dal politecnico all'isola, dove in precedenza alcuni dimostranti avevano appiccato un incendio per impedire alle forze dell'ordine di passare.

Intorno all'università, all'interno della quale i manifestanti sono asserragliati da giorni, la polizia ha fatto uso di lacrimogeni per impedire agli studenti di uscire dall'edificio: molti di loro sono rientrati, altri si sono diretti verso il centro, dove si è aperto un altro fronte di protesta.

**Un tentativo di mediazione
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Come ha informato il sito cattolico italiano Asianews verso le 2 di notte, mons. Joseph Ha, vescovo ausiliare di Hong Kong, insieme ad alcuni parlamentari del gruppo democratico e membri del PolyU hanno cercato di dialogare con il comandante della polizia per trovare una soluzione pacifica all’assedio. Ma i poliziotti, accecandoli coi riflettori, li hanno avvertiti: “Andate via. Questa è una messa in guardia”. Il gruppo guidato da mons. Ha ha cercato di entrare nell’università da altre entrate, ma è stato sempre ricacciato indietro dalla polizia.

Una precisa azione di polizia

La polizia ha precisato che l'azione all'università è contro una "grande banda di rivoltosi" che lanciavano molotov contro le forze dell’ordine e incendiavano oggetti.

La Corte suprema di Hong Kong

In queste ore intanto la Corte suprema di Hong Kong ha decretato che la legge d’emergenza che proibisce alle persone di indossare delle maschere in pubblico “è incostituzionale”. Il potere che questa legge conferisce al capo dell’esecutivo non è prevista dalla Basic Law, la mini-costituzione di Hong Kong.

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