Eurostat: 1 persona su 5 a rischio povertà in Europa

Eurostat: 1 persona su 5 a rischio povertà in Europa
Di Luca Colantoni
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1 persona su 5 nell'Unione europea è a rischio di povertà o esclusione sociale. Nello specifico, per quanto riguarda l'Italia nel 2018 il 27,3% della popolazione è risultata essere nelle stesse condizioni contro il 25,5% del 2008.

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1 persona su 5 nell'Unione europea è a rischio di povertà o esclusione sociale. Nello specifico, per quanto riguarda l'Italia nel 2018 il 27,3% della popolazione è risultata essere nelle stesse condizioni contro il 25,5% del 2008. E’ quanto ha reso noto l’Eurostat precisando che il nostro Paese figura tra i sette membri dell'Unione Europea dove oltre un quarto della popolazione è a rischio. Al primo posto si colloca la Bulgaria con il 32,8%, mentre l’Italia figura al sesto davanti alla Spagna ferma al 26,1%

LONTANO L'OBIETTIVO RIDUZIONE DELLA POVERTA'

L’Eurostat europeo sottolinea che, nonostante la riduzione registrata in questi ultimi dieci anni nell’insieme dell’Unione Europea l’obiettivo fissato per il 2020 di ridurre di 20 milioni la popolazione a rischio resta, dicono, lontano.

Sempre per quanto riguarda la situazione nel nostro Paese ad esempio la delle persone in gravi difficoltà economiche, è passat dal 7,5 all’8,5%.

IN INDIA UN QUARTO DEI POVERI DEL MONDO

Dati importanti e significativi, usciti proprio all'indomani dell'assegnazione del Premio Nobel per l'economia a un trio di economisti che da anni studia come poter alleviare la povertà globale. Secondo una loro ricerca, per esempio, oltre 5 milioni di bambini hanno beneficiato del tutor correttivo nelle scuole in India - il paese, con un quarto dei poveri del mondo.

PROTEGGERE IL COMMERCIO

Kristalina Georgieva, amministratore delegato, Fondo monetario internazionale è chiara: "Dobbiamo proteggere i benefici del commercio perché è così prezioso per la crescita, per l'occupazione, per la riduzione della povertà".

Ma il tutto deriva dalle tensioni commerciali che peggiorano ulteriormente e questo determina un netto indebolimento della crescita economica globale.

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