Da Hong Kong un appello all'Europa: "da che parte stai?"

Da Hong Kong un appello all'Europa: "da che parte stai?"
Di Jack Parrock
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Una delegazione di manifestanti si è recata a Bruxelles per chiedere il supporto delle istituzioni europee

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Da Hong Kong a Bruxelles una delegazione dei manifestanti chiede a Bruxelles di appoggiare la loro causa, a fronte delle violente repressioni da parte della polizia .

Alan Leong, presidente del Partito civico ha un messaggio chiaro:

"È giunto il momento che i leader mondiali democratici e liberali siano d'accordo tra di loro per adottare una posizione comune contro la Cina comunista".

Le proteste sono iniziate quando le autorità di Hong Kong hanno proposto un disegno di legge per consentire l'estradizione dei loro cittadini verso la Cina.

La violenza della polizia voluta dalle autorità cinesi ha suscitato indignazione in tutto il mondo. Ma sebbene l'UE abbia condannato le violenze, può fare ben poco altro.

Durante gli incontri con deputati e funzionari a Bruxelles la delegazione ha fatto pressioni affinché l'UE sanzioni le autorità di Hong Kong che secondo loro avrebbero venduto i loro cittadini alla Cina.

Tomas Zdechevsky eurodeputato ceco ha accolto la delegazione nel suo ufficio.

"Noi rispettiamo la Cina su molte cose. Ma penso che la Cina debba rispettare lo stato di diritto e i principi della democrazia."

La richiesta è che il Parlamento europeo istituisca una sottocommissione speciale per i diritti umani incaricata di concentrarsi su Hong Kong.

In risposta a questa visita, la missione diplomatica cinese presso l'UE ha dichiarato a Euornews: "Gli affari interni di Hong Kong sono interamente affari interni della Cina. Nessun governo, organizzazione o individuo straniero ha il diritto di interferire".

Ma per Lee Cheuk Yan, segretario generale della Confederazione dei sindacati di Hong Kong, è ora di mettere l'UE davanti a una scelta.

"Dobbiamo avere il supporto del mondo intero e penso che si tratti di una scelta tra due valori. Dobbiamo chiedere all'Europa: da che parte stai?"

Ed è con questa domanda in attesa di risposta che la delegazione di Hong Kong lascia il Parlamento europeo.

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