Hong Kong, nuovi scontri: proiettili di gomma e lacrimogeni sui manifestanti

Un'altra domenica di tensione ad Hong Kong, caratterizzata da ripetuti scontri tra forze dell'ordine e i manifestanti scesi in strada per la sedicesima settimana di fila. Presi d'assalto due centri commerciali della città: nel mirino le attività legate alla Cina o quelle ritenute a favore del governo e della polizia locale. Molti negozi sono stati costretti a chiudere.
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Agenti in tenuta antisommossa hanno usato proiettili di gomma e gas lacrimogeni nelle strade vicino ad uno dei centri commerciali per disperdere in manifestanti dopo gli scontri e, secondo i media locali, in risposta all'oltraggio alla bandiera cinese data alle fiamme.
I manifestanti hanno reagito dando fuoco a cassonetti e altri oggetti davanti ad uno dei cordoni di polizia. Vandalizzata la fermata della metropolitana di Sha Tin: distrutti i distributori automatici di biglietti e le telecamere di sicurezza.
Tutt'altro clima non troppo lontano dalla zona degli scontri, dove la Confederazione dei sindacati di Hong Kong celebrava i 70 anni della Repubblica popolare. Alla cerimonia hanno partecipato più di 300 persone, tra cui Carrie Lam, l'attuale capo esecutivo dell'ex colonia britannica.
"Tutti i lavoratori di Hong Kong ne sono felici di celebrare questo anniversario - ha detto Wong Kwok, presidente della Confederazione -. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti dal nostro paese negli ultimi 70 anni e siamo orgogliosi di essere cinesi".