Ambiente e criptovalute temi caldi all'Eurogruppo

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Di Alberto De Filippis
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La Francia dice "no" a Libra

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Riunione dell'Eurogruppo informale a Helsinki con i ministri delle finanze che nei loro incontri spaziano dall'ambiente alle criptomonete. E a ben vedere le due cose hanno molto in comune visto che per sminare, cioè per trovare, le criptovalute è necessaria un'immensa quantità di energia per i calcolatori usati per il processo.

Fra i paesi più sensibilità tema dell'ambiente la Germania con il ministro preposto, Scholz, che dice: "Abbiamo un sistema di emissioni europeo molto buono, ma siamo ancora alla ricerca di come poter ridurre l'emissione di anidride carbonica in relazione al riscaldamento, ai rifiuti, alll'agricoltura e alle piccole imprese".

Altro mal di pancia, soprattutto per un paese come la Francia, è dato dalle criptomonete e in particolare da Libra, la valuta virtuale che Facebook dovrebbe lanciare a partire dal 2020. Per questo progetto, Mark Zuckerberg ha già incontrato il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney, alcuni rappresentanti del Tesoro americano e i manager di Western Union, società specializzata nel trasferimento a basso costo di denaro tra privati.

Ma Parigi vuole mettersi di traverso. "È questione di sovranità monetaria, in questte condizioni non possiamo permettere lo sviluppo di Libra sul territroio europeo", ha detto il ministro delle finanze Lemaire.

Le Maire lo dice, ma tutte le Banche Centrali lo pensano. Nessuno è disposta a rinunciare al monopolio sulla moneta a vantaggio di un operatore che, di fatto, è in tutti gli smartphone e in tutti i PC del mondo.

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