Sui social si moltiplicano gli appelli alle autorità
L'inferno è freddo, per la maggior parte del tempo coperto dai ghiacci e brucia. Un ossimoro reale, fatto di incendi boschivi, quello che sta devastando 11 delle 46 regioni russe. I roghi più estesi - che si ritiene siano stati provocati da una combinazione di elettricità statica e attività dolosa o colposa umana - hanno colpito le regioni di Irkutsk, Krasnoyarsk e Buryatia.
Una coltre di smog ha velato le città nel cui territorio le fiamme sono divampate, tra cui Novosibirsk e Tomsk. La preoccupazione degli abitanti è sfociata in un aumento delle denunce di inquinamento atmosferico. L'inviato del presidente Vladimir Putin in Siberia nega l'emergenza ambientale perchè pare che la concentrazione di monossido di carbonio non abbbia superato i limiti consentiti.
Nel frattempo, lo smog avrebbe raggiunto la regione russa di Tyumen, nella Siberia occidentale, che si trova incredibilmente lontano dai luoghi percorsi dalle fiamme. Dalle pagine social centinaia di utenti sollecitano le autorità ad intensificare le misure per spegnere i roghi.