Downing Street: dibattito tra i "Fantastici Cinque", Johnson favorito

Downing Street: dibattito tra i "Fantastici Cinque", Johnson favorito
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Di Cristiano Tassinari
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Dibattito tv tra i cinque candidati alla guida del Partito Conservatore e per la poltrona di primo ministro inglese lasciata vacante da Theresa May: con il 40% dei voti, Boris Johnson resta il favorito. In lizza anche Jeremy Hunt, Michael Gove, Sajid Javid e Rory Stewart. Decisione a fine luglio.

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LONDRA (REGNO UNITO) - Continua la corsa per il lavoro più importante e più ambito del Regno Unito: il primo ministro. 

Boris Johnson è il grande favorito per diventare l'inquilino del numero 10 di Downing Street, forte del 40 per cento dei voti (126, in totale) nel secondo round della corsa dei Tory per diventare primo ministro del Regno Unito.

Dopo l'eliminazione di Dominic Raab, gli sono rimasti 4 avversari: Rory Stewart, ministro dello sviluppo internazionale, Jeremy Hunt, attuale ministro degli Esteri (secondo classificato nelle votazioni, con 46 voti), Sajid Javid, ministro degli Interni e Michael Gove, già ministro della Giustizia, ora ministro dell'Ambiente, terzo classificato all'interno dei Tory,  con 41 voti.

I cinque candidati del Partito Conservatore alla poltrona di primo ministro del Regno Unito, lasciata vacante da Theresa May, si sono sfidati martedi sera, 18 giugno, in un dibattito in diretta televisiva.

L'argomento piu scottante, naturalmente, è stato la Brexit. Se e come il Regno Unito può lasciare l'UE, entro la scadenza del 31 ottobre...

"Dobbiamo assolutamente uscire il 31 ottobre"

"Dobbiamo assolutamente uscire il 31 ottobre perché altrimenti temo di dover affrontare una catastrofica perdita di fiducia nella politica. Abbiamo già perso troppo tempo, abbiamo già sbagliato due volte", ho commentato Boris Johnson. 

"Vorrei evitare lo sconvolgimento di un non accordo e di nuove elezioni"

"Ci servirebbe un po' più di tempo, perché il Partito Conservatore è il partito del business, ma siamo anche il partito dell'Unione, siamo il partito della speranza e vorrei evitare lo sconvolgimento di un non accordo e il rischio di elezioni generali", ha ribattuto Jeremy Hunt.

"Potrebbero bastare 24 o 48 ore in più"

"Guardi che se saremo quasi arrivati all'accordo ill ​30 ottobre e avremo solo bisogno di un paio di giorni in più per farlo, chi potrebbe obiettare di impiegare 24 o 48 ore in più per portare a casa l'accordo-Brexit?", si domanda Michael Gove. 

Michael Gove.

"Uno degli errori? Una scadenza troppo flessibile"

"Uno degli errori che abbiamo fatto finora è avere una scadenza sempre troppo flessibile, quindi dobbiamo impostare una data precisa e dobbiamo rispettarla", ha replicato Sajid Javid.

Sajid Javid.

"No ad un non accordo"

"Se avessi la fortuna di essere il primo ministro, mi impegnerei a fare in modo che non ci fosse mai un non accordo, sarebbe dannoso", ha promesso Rory Stewart. 

Rory Stewart (a sinistra).

Il nuovo premier? A fine luglio

In attesa delle nuove votazioni all'interno dei Tory, quando in lizza saranno rimasti solo due candidati, saranno sottoposti al voto degli iscritti al Partito Conservatore via posta.

Per conoscere l'esito del voto ci vorrà almeno un mese, dunque solo per la fine di luglio si saprà chi sarà il nuovo leader del partito conservatore e il nuovo premier britannico .

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