Come a scuola: esame e pagelle anonime per i sottosegretari del M5S

Come a scuola. Quaranta minuti d'esame seguendo un calendario di incontri. Venti minuti per raccontare quanto fatto e altri venti per ribattere ad eventuali segnalazioni dei parlamentari. Si è articolata così la "graticola" messa in campo, ieri sera, per alcuni membri della squadra di viceministri e sottosegretari del M5S.
Tutti sotto esame, per di più filmato. Ciascuno presso la commissione competente per materia, con una "spada di Damocle" sulla testa: perdere la carica di governo. Anche perché, alla fine della graticola, ciascun parlamentare è stato chiamato a compilare una scheda anonima, con tanto di "skills" e di valutazione finale, "bassa", "media" o "alta". La potete vedere qui (cortesia: HuffPost).
L'iniziativa, messa in campo da Luigi Di Maio con una mail interna per placare i malumori crescenti dei gruppi parlamentari, non è tuttavia piaciuta a tutti. Non ai sottosegretari, per ovvi motivi. E neppure a tutti i parlamentari, con qualcuno che ha derubricato la "graticola" ad una mera iniziativa di facciata. E molti hanno scelto di disertarla.
Pagelle ai sottosegretari (non troppo contenti)
La scheda ad hoc era composta da quattro voci: presenza, disponibilità all'ascolto, capacità di fornire informazioni, capacità di fornire risposte, capacità di raggiungere obiettivi, capacità organizzativa. Con una nota a pie' di pagina per eventuali osservazioni aggiuntive.
Nei primi venti il candidato, ripreso da una telecamera interna, ha esposto i risultati ottenuti durante quest'anno di governo. Poi la seconda tranche - con l'operatore fatto uscire dalla stanza - con le domande ficcanti dei parlamentari grillini. Da «perché non mi rispondi mai al telefono?» a «perché siamo scomparsi su quest'argomento?». ricostruisce il Mattino.
Radio Radicale riporta che ai sottosegretari non è piaciuta neanche l'idea di essere filmati senza sapere come verranno usate le registrazioni, e soprattutto da chi.
I parlamentari "zavorra" che rischiano il posto
In Transatlantico, in queste ore, gira la conta dei "bocciabili": da Davide Crippa (Mise) a Alessandra Pesce (Agricoltura), da Claudio Cominardi (Lavoro) a Michele Dell'Orco (Mit). "Se applicheranno le valutazioni in maniera rigida ne salteranno", osserva un esponente M5S. Anche perché, verso qualcuno, il malcontento dei parlamentari è alto e c'è chi, tra i sottosegretari, viene considerato senza mezzi termini "zavorra".
Tra i più a rischio, scrive l'HuffPost, "c’è il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo che tempo fa si è fatto fotografare in divisa e con un fucile in mano e ultimamente ha duramente criticato Elisabetta Trenta parlando di errori grossolani all’interno del ministero".
Di certo, una valutazione per i sottosegretari arriverà. I tempi del rimpasto interno non saranno brevissimi ma già si cercano i possibili subentranti con il mirino puntato su nomi di peso che, nei giorni scorsi, non hanno lesinato critiche, come Emilio Carelli o Primo Di Nicola. Una possibile, piccola rivoluzione, insomma, assieme a quella che Di Maio ha in serbo sull'organizzazione del Movimento, con l'organigramma centrale e i vari referenti per settore e territorio. E non è escluso che le due operazioni facciano registrare un incrocio di nomi.
Euronews ha provato a contattare alcuni sottosegretari "sotto esame": dal Movimento Cinque Stelle bocche cucite sull'accaduto.