The Brief From Brussels: l'effetto Brexit

The Brief From Brussels: l'effetto Brexit
Di Elena CavalloneJack Parrock
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La Brexit getta incertezza sul prossimo parlamento europeo. Il rinvio al 31 ottobre del divorzio tra Londra e Bruxelles obbliga i britannici a partecipare alle prossime elezioni europee, con un grande punto interrogativo su come e quando verranno ridistribuiti i seggi del Regno Unito

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Non sarà un frullato lanciatogli durante una campagna elettorale a fermare l'euroscettico britannico Nigel Farage: i sondaggi, infatti, affermano che il suo partito per la Brexit otterrà il maggior numero di seggi per il Regno Unito al parlamento europeo.

Attualmente sono 751 i seggi nell'emiciclo ma dopo la Brexit saranno 705.

Il numero minimo di seggi per nazione è di sei per gli stati più piccoli come Malta, Lussemburgo e Cipro. La Germania ha il maggior numero di seggi in quanto ha la popolazione più numerosa.

Una volta che il Regno Unito se ne sarà andato, i suoi 73 seggi verranno ridistribuiti. Un'opzione lasciarne alcuni per i nuovi paesi che aderiscono all'UE.

Altri posti verranno dati agli attuali membri ma Spagna e Francia ne otterranno di più. Paesi Bassi e Irlanda ne otterranno un numero significativo per le loro dimensioni, mentre un altro numero di altri paesi europei otterrà solo un posto in più.

Se la Brexit dovesse aver luogo il 31 ottobre, i seggi andranno a quei candidati che non ce l'hanno fatta ad essere eletti nelle elezioni di domenica, spiega Jaume Duch Guillot, Portavoce del parlamento europeo e direttore generale della comunicazione.

"Ci saranno candidati che saranno quasi eletti eurodeputati ma che aspetteranno fino al giorno in cui si svolgerà la Brexit. Ad esempio cinque francesi e 5 spagnoli. Loro dovranno aspettare alcune settimane prima di diventare veri eurodeputati".

Ma in quelle settimane il Parlamento europeo voterà se approvare la persona indicata dal consiglio europeo come presidente della Commissione europea - il posto più di rilievo dell'UE - e gli euroscettici britannici potrebbero bloccare la nomina di personalità non gradite.

Guardando alla composizione dell'emiciclo, finora il ruolo di presidente del parlamento è stato ricoperto da 13 uomini bianchi e soltanto da due donne.

Solo 20 parlamentari europei nell'ultima legislatura provenivano da una minoranza, di cui 6 di nazionalità britannica. In altri paesi i candidati di colore generalmente non sono in cima alla lista elettorale e quindi le possibilità di essere eletti sono notevolmente ridotte.

Viste le incertezze sulla Brexit c'è ancora la possibilità di un'ulteriore proroga oltre il 31 ottobre. Gli eurodeputati britannici eletti potrebbero dunque rimanere nel Parlamento europeo più a lungo del previsto.

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