In un vertice informale in Transilvania - che è anche l'ultimo dell'attuale esecutivo di Bruxelles - i leader europei indicano i dieci punti con cui prorogare pace e unità nel vecchio continente
"Non si possono dare per scontati pace, libertà, prosperità e benessere ma è necessario che tutti noi ci impegniamo attivamente nella grande idea di un'Europa pacifica e integrata": recita a grandi linee il documento finale del vertice europeo informale di Sibiu (Transilvania) dove l'Europa della buone intenzioni ha ribadito in 10 punti quelle che sono le priorità continentali, la coesione, la necessità di non frantumare l'unione, il bisogno di affrontare insieme i problemi con soluzioni comuni e anche l'impegno morale nell'assumersi la responsabilità delle scelte.
La conferenza stampa finale
Nella conferenza conclusiva del rumeno Klaus Iohannis, presidente di turno del consiglio dell'Unione Europea, i presidenti Jean-Claude Juncker della Commissione e Tusk del Consiglio, quest'ultimo ha detto che i leader hanno dimostrato la volontà di assumersi la piena responsabilità politica "non solo dei singoli eventi o delle sfide, ma per quanto riguarda l'Unione nel suo insieme. Gli Stati membri e i loro i leader, democraticamente eletti, vogliono modellare attivamente la forma in cui l'UE funziona e si sviluppa ".
Le storiche elezioni alle porte
A meno di 20 giorni da cruciali elezioni europee che potrebbero schiudere grandi trasformazione degli assetti politici, col rischio di un'Italia isolata, una politica tedesca in affanno, le problematiche euroatlantiche e mediorientali sempre più spinose, l'Europa celebra un rito di esaltazione dei suoi innegabili meriti nel tentativo estremo di rilanciare quegli assetti strategici che potrebbero evitare trasformazioni sconcertanti e forse anche pericolose.