Belgrado: nuove proteste anti-Vučić

Ancora un sabato di proteste anti-governative in Serbia. Migliaia di cittadini e rappresentanti dell’opposizione sono tornati in piazza a Belgrado per manifestare contro il presidente Aleksandar Vučić. Cortei e sit-in, per dire stop a quello che viene considerato ormai un regime, si sono svolti anche in moltre altre città del Paese, un copione che si ripete ormai da quasi quattro mesi.
Stretto controllo dei mezzi di informazione, aggressioni ai danni degli oppositori, scarso margine di agibilità democratica. Queste le accuse che il movimento spontaneo "Uno di 5 milioni" rivolge ormai da tempo al presidente.
Vučić però non cede e, insieme alla premier Ana Brnabic e alle autorita' locali, ha lanciato un nuovo appello affinche' la protesta dell'opposizione, legittima e autorizzata, non sfoci in azioni di violenza e intolleranza. L’attuale governo accusa di metodi fascisti e antidemocratici i tre leader del movimento di protesta - Bosko Obradovic, Dragan Djilas e Vuk Jeremic -, protagonisti dell'irruzione nella sede della tv pubblica Rts a Belgrado, sfociata in incidenti con la polizia.