La sfida lanciata dal comico in testa al primo turno delle presidenzialii, Zelensky.
Adesso è sfida in campo aperto, tanto aperto da volerla consumare allo stadio di Kiev, che ha una capienza di 70.000 posti. Il comico in testa alle preferenze degli elettori in Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha lanciato il guanto di sfida all'avversario, nonché presidente uscente, Petro Poroshenko, per un dibattito nell'arena sportiva, prima del secondo turno delle presidenziali.
"Ti do 24 ore per decidere: pensaci", ha detto Zelensky in un video pubblicato sui social, con un orologio che scandisce il tempo sulla pagina Facebook della sua campagna elettorale.
L'analisi di Simon Ostrovsky del Centro Pulitzer per la segnalazione delle crisi tratteggia Zelensky come l'uomo anti-establishment ma senza un programma preciso:
"Finora Zelensky è stato molto 'timido' riguardo alle sue opinioni politiche. Ha preferito che gli elettori proiettassero su di lui i loro desideri, piuttosto che dire loro quello che pensa. Ha condotto una vasta campagna anti-corruzione, una campagna contro il Presidente Poroshenko. Ci ha spiegato quello su cui è contrario, ma finora non ha detto agli ucraini cosa rappresenta".
Il presidente uscente Poroshenko ha accettato la sfida: "Se stadio deve essere, che stadio sia", ha scritto su Twitter, invitando a sua volta Zelensky a sottoporsi a test antidroga e alcoltest nella sala medica dello Stadio Olimpico domani. Una richiesta che riprende le parole dell'avversario, e ne allarga il campo, sulla necessità che i candidati siano testati.
In ogni caso, chiunque vinca al ballottaggio, avrà in eredità le tensioni legate a un'economia che arranca e al conflitto tra le truppe ucraine e i separatisti russi a est.