Brexit, Corbyn-May: stallo. E Westminster vota un nuova proroga

Brexit, Corbyn-May: stallo. E Westminster vota un nuova proroga
Di Cristiano Tassinari
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Trattativa in stallo tra Theresa May e Jeremy Corbyn: in stallo come tutta la situazione-Brexit, a pochi giorni dall'ultimatum fissato dall'Unione Europea per il 12 aprile. Ma il Parlamento di Westminster ha votato per una nuova proroga di uscita del Regno Unito dall'Europa.

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LONDRA (REGNO UNITO) - Con la maggioranza di un solo voto (313 a 312) i parlamentari britannici hanno votato affinchè la Premier Theresa May chieda a Bruxelles un nuovo rinvio della Brexit. La cui data rimane fissata per il 12 aprile, limite invalicabile, in caso di non accordo, per l'Unione Europea.

Alla Camera dei Comuni di Westminster si discute il nuovo piano, ennesimo tentativo di evitare qualsiasi scenario di No-Deal.

La votazione è arrivata dopo che Theresa May aveva in precedenza incontrato il leader dell'opposizione Jeremy Corbyn, per cercare un accordo comune e spezzare lo stallo sulla Brexit.

"Vogliamo raggiungere un'unione doganale"

"Ho avanzato l'opinione del Partito Laburista: vogliamo raggiungere un'unione doganale con l'Unione Europea", spiega Jeremy Corbyn. 

"Vogliamo avere accesso al mercato e in particolare abbiamo discusso dell'allineamento normativo che garantisce la regolamentazione europea in ambito commerciale, così come i diritti dei consumatori e dei lavoratori".

Jeremy Corbyn durante l'intervista.

"Un voto pubblico confermativo"

"Vorremmo continuare con l'opzione di un voto pubblico confermativo per evitare un pessimo accordo".
Jeremy Corbyn
Partito Laburista britannico

- E che ne dice di un voto pubblico? Come la pensa Corbyn?

"Questa è la politica del nostro partito: vorremmo continuare con l'opzione di un voto pubblico confermativo per evitare un pessimo accordo", risponde Corbyn. 

Di fatto, confermando il suo desiderio di un secondo referendum. Ma da quell'orecchio, Theresa May nemmeno vuol sentirci. 

Intanto, le parole del Commissario Europeo Moscovici fanno rumore.

May-Corbyn, la trattativa non decolla

Sia Theresa May che Jeremy Corbyn hanno affermato che i colloqui sono stati costruttivi, ma senza una vera svolta in direzione-Brexit.
La trattativa, che sembra non decollare, continuerà anche questo giovedi e un accordo eventuale, tutt'altro che scontato, dovrebbe arrivare entro il fine settimana, in modo da portarlo il prima possibile di fronte al Parlamento.  
In caso di accordo con l'Unione Europea entro il 12 aprile, la nuova "dead-line" per la Brexit sarà il 22 maggio. 

Fuoco amico

Theresa May, intanto, deve difendersi anche dal fuoco amico.

Il parlamentare conservatore Lee Rowley.

Dichiara Lee Rowley, parlamentare conservatore:
"La scorsa settimana, in questa Camera, la Premier ha detto che la più grande minaccia alla nostra posizione nel mondo e per la nostra difesa della nostra economia è il leader dell'opposizione. E ora lo coinvolge nella Brexit".

"Tutti siamo coinvolti nella Brexit"

Un momento imbarazzante per Theresa May, che così risponde: "Vorrei ricordare al mio onorevole amico che ogni membro di questo Parlamento è coinvolto nella Brexit!"

Theresa May: "Ogni membro del Parlamento è coinvolto nella Brexit".

Se May e Corbyn non riusciranno, viceversa, a trovare un difficile accordo, la Premier si è impegnata a presentare e mettere ai voti una serie di opzioni.
Incluso l'accordo che ha negoziato con l'UE, peraltro già bocciato dal Parlamento.

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