FIFDH - Festival del film e forum dei diritti umani: la storia vera di Ximei

FIFDH - Festival del film e forum dei diritti umani: la storia vera di Ximei
Di Wolfgang Spindler
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Il FIFDH di Ginevra è uno degli eventi internazionali più importanti in cui si discute di diritti umani attraverso la visione di film e documentari tratti da storie vere. L'incredibile vicenda di Ximei, contagiata dall'HIV a causa di trasfusioni "di Stato" contaminate. Assordante silenzio cinese.

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GINEVRA (SVIZZERA) - I film possono essere un prisma per capire le diverse facce del mondo.
Il "Festival du Film et Forum International des Droits Humains" (FIFDH) di Ginevra è uno dei principali eventi dedicati ai film di impegno sociale. 

Durante 10 giorni, il festival ha organizzato 200 eventi in tutta Ginevra, con 47 film proiettati contemporaneamente alla sessione del Consiglio delle Nazioni Unite sui diritti umani.
Quasi tutto esaurito alle proiezioni.

"Non basta solo capire cosa sta succedendo nel mondo"

"Sempre più persone non hanno solo bisogno di capire cosa sta succedendo nel mondo, ma devono anche fare domande, riunirsi, denunciare e trovare soluzioni concrete", spiega Isabelle Gattiker, Direttrice del Festival.
"Quello che stiamo cercando di fare, quando programmiamo i film al festival, è proprio quello di dirci: non avevo mai visto il mondo così".

Contagio "di Stato"...per 5 dollari

La prima mondiale del film "XIMEI" è la storia di una contadina della provincia rurale cinese di Henan.

Ha subito un contagio da AIDS alla fine degli anni '90, quando il governo cinese ha incoraggiato gli abitanti dei villaggi poveri a vendere il loro plasma, in cambio dell'equivalente di cinque dollari (all'epoca, il valore di uno stipendio medio mensile in Cina).
I donatori di sangue e chi l'ha ricevuto sono stati contagiati dall'HIV a causa di apparecchiature contaminate che hanno provocato un'epidemia.

I registi Andy Cohen e Gaylen Ross hanno passato 7 anni a giocare al gatto e al topo con i funzionari cinesi, che hanno spiato i loro telefoni e i loro messaggi sul web, più volte fermati, con parti del loro documentario sequestrati.

Il produttore esecutivo del docufilm è l'artista cinese Ai Weiwei.

"Viviamo in una società che non ha indagini indipendenti né libertà di giornalismo", spiega Ai Weiwei. "Così tanti casi sono rimasti coperti. È stato difficile per i registi realizzare un film come questo. La Cina è una società fortemente controllata. E un film come questo, in Cina, sarà visto solo in qualche modo clandestino...".

Il silenzio delle autorità cinesi

Ovviamente lo scandalo è stato seguito da un'omertà imbarazzante da parte delle autorità cinesi. Funzionari locali hanno cercato di ridurre Ximei al silenzio e di chiudere la sua struttura per le vittime dell'AIDS.
Le vittime stimate ufficialmente ad oggi sono state 300.000. Ximei lotta per queste vittime, per superare la discriminazione sociale e legale e ricevere farmaci adeguati.

"Ora non solo sola a combattere"

"Per me e i miei amici che sono coinvolti in questa vicenda, il film è un mezzo per parlare della nostra situazione e rendere pubblico ciò per cui stiamo lottando".
Liu Ximei, malata di AIDS e attivista dei diritti umani

"Sono molto felice e orgogliosa di questo film", dichiara la protagonista del film-verità, Liu Ximei, ospite a Ginevra.
"Per me e i miei amici che sono coinvolti in questa vicenda, è un mezzo per parlare della nostra situazione e rendere pubblico ciò per cui stiamo lottando. Per troppo tempo ho combattuto da sola".

"Onoriamo e sosteniamo tutte le Ximei del mondo"

"Lei è un supereroe dei tempi moderni. E non ha bisogno di effetti speciali. Lo fa e basta!", esclama Andy Cohen, uno dei registi.

Penso che sia molto importante onorare e sostenere lei e tutte le Ximei del mondo che sono incredibilmente coraggiose e lottano a volte senza supporto, senza aiuto e facendo da sole, che ci sia la cinepresa o no", spiega Gaylen Ross, l'altra regista.
"Lo fanno davvero e abbiamo bisogno di più donne come Ximei nel mondo", aggiunge.

Un film che merita una distribuzione internazionale

Ximei aveva dieci anni quando i suoi capelli sono rimasti intrappolati in un attrezzo per il taglio degli alberi, che le causò una grave emorragia. Per tre giorni è stata priva di conoscenza. E poi si è infettata con trasfusioni di sangue contaminato. Invece di salvarle la vita, gliel'hanno rovinata.
Oggi Ximei ha già perso per sempre molti amici che hanno contratto l'infezione da HIV.

Il docu-film "XIMEI" ora cerca una distribuzione internazionale che merita.

Sul profilo Twitter di FIFDH, tanti i post relativi ai film in programma e alle situazioni a "rischio diritti umani" in tutto il mondo.

Una scena di "XIMEI".

Journalist • Wolfgang Spindler

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA E WEB: CRISTIANO TASSINARI

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