La ndrangheta di casa nel Veneto. 7 arresti tra Venezia e Crotone

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Di Euronews
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Sgominato un gruppo guidato dalla famiglia Multari, originaria di Cutro

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La ndrangheta calabrese aveva trovato casa nel Veneto. Tra Venezia, Vicenza e Verona, da almeno trent'anni, boss legati alla famiglia Multari imponevano estorsioni, ma anche, risolvevano i conflitti locali, dato che non pochi veneti si rivolgevano a loro per avere giustizia.

È l'immagine che esce dall'operazione della DDA di Venezia e del ROS dei Carabinieri che coinvolge quindici persone, sette delle quali finite in manette, accusate di estorsione, incendio, minacce, tentata frode processuale, il tutto aggravato dalle modalità mafiose.

Alla testa del gruppo criminale i fratelli Multari, Domenico, Carmine e Fortunato, e poi Antonio e Alberto, figli di Domenico, arrivati da Cutro negli anni Ottanta. Secondo gli inquirenti i Multari sarebbero legati alla ndrina di Nicolino Grande Aracri, da anni egemone nel reggiano.

Oltre alle estorsioni a danno di imprenditori locali, le indagini hanno portato alla luce l'incendio di uno yacht mentre era agli ormeggi nel porto di Alghero. L'imbarcazione, al centro di una disputa giudiziaria tra l'acquirente che lamentava vizi strutturali e il costruttore, doveva essere distrutta per impedire le perizie disposte dal giudice.

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