Etiopia: capanne e ufficio vuoti per gli sfollati di Oromia

In collaborazione con The European Commission
Etiopia: capanne e ufficio vuoti per gli sfollati di Oromia
Diritti d'autore 
Di Monica Pinna
Condividi questo articolo
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Viaggio tra la disperazione e la povertà degli sfollati di Oromia in Etiopia

PUBBLICITÀ

Sono circa 3 milioni gli sfollati in Etiopia.  Di questi oltre un milione si trova nella regione di Oromia. Abbiamo visitato la città di Deder, dove ci aspettavamo di trovare un accampamento per 8.000 sfollati. Insieme all’Organizzazione per le migrazioni delle Nazioni Unite, siamo riusciti a capire quanti sono veramente e di cosa hanno bisogno. Invece di un campo-profughi, abbiamo scoperto che le famiglie vivono in accampamenti sparsi ovunque. Capanne costruite per ospitare una cinquantina di famiglie provenienti dalla regione somala.

"A Giggiga ci occupavamo di commercio; dopo che siamo stati deportati abbiamo perso tutte le nostre risorse, ora vorremmo aprire un'attività qui e costruirci una casa adeguata", racconta una donna. "Ho perso tutto ciò che avevo", spiega un altro rifugiato. "Non ho più nulla, non ho soldi, non ho un lavoro, niente risorse, non sono in grado di fare o pianificare nulla per la mia vita."

Le baracche di ferro ospitano le famiglie più vulnerabili, ma la maggior parte degli sfollati vive ancora in edifici statali vuoti. L'anno scorso molti hanno vissuto accampati in uffici messi a disposizione dalle autorità locali. E ora lanciano un disperato appello: gli aiuti non sono pi?U sufficienti.

Condividi questo articolo