L'accusa sostiene che il presidente del Comitato Olimpico giapponese abbia versato una maxi tangente per l'assegnazione dei Giochi.
Tokyo val bene un'Olimpiade, tanto da pagare una maxi tangente di 2 milioni di dollari per l'assegnazione dei Giochi del 2020.
È l'accusa mossa dalla magistratura francese al presidente del Comitato Olimpico del Giappone, Tsunekazu Takeda, che ha negato ogni addebito nel corso di un'affollata conferenza stampa.
"Collaborerò pienamente con le autorità francesi in relazione alle vicende oggetto di indagine e farò del mio meglio per chiarire queste accuse", ha detto Takeda ai giornalisti.
Al centro dell'indagine l'assegnazione delle Olimpiadi a Tokyo, preferita a Madrid e Istanbul.
Il presidente del Comitato Olimpico giapponese ha sempre sostenuto che il pagamento, effettuato su un conto corrente di Singapore riconducibile a un ex membro del Comitato Olimpico Internazionale, sia il corrispettivo per regolari servizi di consulenza.
Takeda ha testimoniato davanti alla commissione etica del CIO venerdì scorso.