La cancelliera tedesca, nel secondo giorno di visita ad Atene, ha incontrato il presidente Pavlopoulos, facendo mea culpa da parte del suo Paese per i crimini di guerra
"La Germania si assume la responsabilità per i crimini compiuti dai nazisti in Grecia". Queste le parole espresse dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, al secondo giorno di visita ad Atene, risposta alle richieste del presidente greco Prokopis Pavlopoulos.
"Riproporrò la richiesta della Grecia, sul tema dei risarcimenti da parte della Germania, per i crimini di guerra nazisti, che noi greci, riteniamo sia lecito domandare", ha dichiarato il capo di Stato ellenico durante il bilaterale. "E pensiamo che la questione debba essere risolta nel foro giudiziario competente, sulla base di valori culturali internazionali ed europei".
La risposta della Merkel
La risposta della cancelliera tedesca non si è fatta attendere: "Siamo consapevoli della nostra responsabilità storica. Sappiamo anche quanta sofferenza abbiamo portato alla Grecia come Germania, ai tempi del nazismo. E quindi dobbiamo fare di tutto, per poter avere buoni rapporti con la Grecia e sostenerci a vicenda, per il benessere di entrambi i Paesi, Grecia e Germania".
La Merkel - alla prima visita ufficiale nella capitale ellenica in oltre quattro anni - ha voluto allentare le tensioni tra i due Paesi, il cui picco si ebbe tra il 2010 e il 2014, quando la Germania venne associata da Atene alle rigide politiche di rigore imposte al Paese.
Durante il suo incontro di giovedì con il Primo ministro Alexis Tsipras, la Merkel aveva già lodato i sacrifici dei greci durante la crisi economica e riconosciuto il coraggio del governo sulla cruciale questione del nuovo nome della Macedonia.