I giudici istruttori parigini, che da tre anni tentano di fare la luce su un pagamento sospetto di 2 milioni di euro effettuato durante la vittoriosa campagna per la candidatura giapponese, hanno iscritto Takeda nel registro degli indagati il 10 dicembre scorso.
Corruzione attiva: è l'accusa dei magistrati francesi per Il presidente del Comitato olimpico giapponese, Tsunekazu Takeda, nella inchiesta da loro seguita sull'attribuzione dei giochi olimpici di Tokyo 2020. La conferma della notizia, trapelata dal quotidiano Le Monde, arriva da fonti giudiziarie.
I giudici istruttori parigini, che da tre anni tentano di fare la luce su un pagamento sospetto di 2 milioni di euro - effettuato durante la campagna per la candidatura giapponese, hanno iscritto Takeda nel registro degli indagati il 10 dicembre scorso, dopo che i magistrati giapponesi lo avevano interrogato nel 2017 per quei pagamenti su richiesta francese. Tokyo vinse nel 2013 battendo Madrid e Istanbul.
Takeda ha al momento dichiarato di voler continuare a collaborare con la magistratura.
Intanto il comitato olimpico giapponese non ha voluto rilasciare alcun commento.