Il Movimento 5 Stelle ha espulso i senatori De Falco e De Bonis

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Diritti d'autore REUTERS/Max Rossi/File Photo
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Espulsi dal movimento anche gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. Alla base della decisione del collegio dei probiviri diverse violazioni dello Statuto e del Codice etico del movimento. Di Maio: "Chi non sostiene il contratto di governo è fuori"

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Il Movimento 5 Stelle ha espulso i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. L'annuncio, arrivato poche ore dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla legge di bilancio, è arrivato in un post sul blog delle Stelle.

Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio dei probiviri ha optato per il semplice richiamo. Archiviati i procedimenti disciplinari nei confronti di Matteo Mantero e di Virginia La Mura, mentre restano pendenti i casi di Elena Fattori e Paola Nugnes.

Alla base delle espulsioni dei quattro parlamentari c'è la violazione dell'articolo 11 dello Statuto (violazione reiterata nel caso di De Falco) e di diversi articoli del Codice etico del movimento.

De Falco e De Bonis da tempo in rotta con i vertici M5S

De Falco e De Bonis erano da tempo in rotta con i vertici M5S e avevano più volte espresso il loro parere negativo su diverse scelte dell'esecutivo. I due avevano votato contro il primo Dl sicurezza, inoltre De Falco si è astenuto al voto di fiducia in Senato sulla manovra e ha criticato la decisione del governo di fare marcia indietro sul Global Compact sui migranti.

Per quanto riguarda invece i due eurodeputati, Marco Valli si era già autosospeso per avere inserito un falso titolo di studio nel proprio curriculum, mentre Giulia Moi era stata coinvolta nella faccenda dei mancati rimborsi.

Di Maio: "Chi non sostiene contratto di governo è fuori"

Il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato le decisione del collegio dei probiviri in un post su Facebook: "Quando i candidati del MoVimento 5 Stelle entrano nelle liste accettano alcune regole, poche e chiare, che sono vincolanti per la loro candidatura. Tutti gli eletti del MoVimento in Parlamento hanno quindi firmato e accettato anche la regola presente nel Codice Etico per cui i nostri parlamentari sono tenuti sempre a votare la fiducia ad un Governo in cui il MoVimento è parte della maggioranza".

"Nel Codice - si legge ancora - c'è infatti scritto che i portavoce eletti si impegnano "a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del MoVimento 5 Stelle. Qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il Governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato. Non è così. Noi siamo gente seria che rispetta gli impegni presi con i cittadini. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. E se ci sono altri senatori o deputati che non intendono più sostenere il contratto di Governo, per quanto mi riguarda sono fuori dal MoVimento, anche a costo di andarcene tutti a casa".

Quando i candidati del MoVimento 5 Stelle entrano nelle liste accettano alcune regole, poche e chiare, che sono...

Publiée par Luigi Di Maio sur Lundi 31 décembre 2018
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