Un temporale passeggero o una lunga perturbazione, destinata ad aprire una nuova fase di crisi? Il crollo della Borsa di Tokyo è legato alle tensioni negli USa e al calo del dollaro sullo yen, ma non solo
Indice Nikkei a picco, con cali oltre il 5%, e altre borse asiatiche a seguire dopo il forte calo di Wall Street e l'andamento negativo di Parigi e Londra, uniche piazze europee aperte alla vigilia di Natale.
C'è chi già parla di "Natale nero", ma le fasi di nervosismo nelle Borse mondiali sono come le nuvole: possono essere più o meno repentine, più o meno passeggere, essere indici di tempesta oppure no.
La bassa pressione lasciata dallo 'shut down' statunitense e dai commenti di Donald Trump sulla Fed - non i primi, per la verità - genera inquietudine in Asia, anche se al di là dei fulmini statunitensi c'è il timore persistente di un nuovo rallentamento dell'economia globale. Tokyo paga più degli altri per la forte esposizione sul mercato statunitense, e la forte rivalutazione dello yen, moneta rifugio, non aiuta.