Il nostro programma AID ZONE, curato da Monica Pinna, ci porta in Giordania: per capire quanto conta, socialmente ed economicamente, la scolarizzazione anche dei bambini con disabilità.
L'importanza della scolarizzazione
Nell'ambito del nostro programma di approfondimento AID ZONE, curato da Monica Pinna, ci siamo recati in Giordania, per cercare di capire quanto conta, dal punto di vista sociale ed economico, la scolarizzazione anche dei bambini con disabilità.
Il primo dato che emerge, purtroppo, è negativo: si stima che il 79% dei bambini giordani con disabilità non vada a scuola.
Le cifre diventano più incerte quando si tratta della popolazione di rifugiati.
Alcune fonti affermano che ci sono fino a 15.000 bambini con disabilità rifugiati in Giordania e di questi solo il 3% frequenta la scuola.
Secondo Maisa Asmar, vice responsabile del programma-istruzione presso l'ONG Mercy Corps, offrire un'istruzione di qualità ai bambini con disabilità è importante per tutto il paese.
"Un senso di giustizia sociale"
"L'educazione inclusiva è molto importante perché fornisce un senso di giustizia sociale per chi ha un disabile in famiglia. Sentono cosî di poter accedere a un diritto fondamentale proprio come qualsiasi altra famiglia che non ha un figlio con disabilità", spiega Maisa Asmar, di Mercy Corps.
"Questo migliora anche la stabilità sociale. È stato studiato in altri paesi che la mancanza di un'educazione inclusiva, la mancanza di istruzione per una persona con disabilità, li priva del diritto di accedere al mercato del lavoro, ad esempio, e diminuisce il PIL del paese. E' chiaro che il problema interessa l'economia generale di tutto il paese e intacca realmente l'economia della Giordania. Pertanto, l'educazione inclusiva è molto importante e molto utile", conclude Maisa Asmar, "non solo per i bambini, non solo per le loro famiglie, ma per l'intero paese".
Una nuova battaglia per Mercy Corps: contro il colera nello Yemen.