Il Tribunale elettorale del Paese ha dato il via libera alla ricandidatura
Tredici anni e ancora saldamente in sella: il presidente della Bolivia, Evo Morales, al potere dal 2006, ha ricevuto il via libera per candidarsi nuovamente alla presidenza dal Tribunale elettorale del Paese, nonostante i limiti fissati dalla Costituzione.
"È il più grande movimento politico a tutti i livelli dalla nascita della Repubblica nel 1825 - ha commentato Morales - la destra viene dai dittatori: noi abbiamo vinto con più del 50 per cento, poi nelle ultime elezioni abbiamo incassato più del 60 per cento dei consensi, e loro parlano di dittatura. Ora, fratelli e sorelle, l'anno prossimo dobbiamo vincere con più del 70 per cento, questa è la nostra sfida".
Una sfida che parte dalla città di Cochabamba, dove Morales ha radunato migliaia di sostenitori.
Storicamente instabile, la Bolivia ha goduto di relativa calma e prosperità sotto il governo dell'ex coltivatore di coca, il primo presidente indigeno del paese.
I voti di approvazione per Morales, feroce critico del capitalismo e alleato del leader socialista venezuelano Maduro, si aggirano secondo le stime attorno al 50%.