Brexit in Galles: "Brexiteers" e "Remainers", l'eterno duello

Brexit in Galles: "Brexiteers" e "Remainers", l'eterno duello
Di Cristiano Tassinari
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Viaggio ai confini dell'ex Impero britannico e alla frontiera tra Inghilterra e Galles: cosa resta, due anni dopo il referendum, del voto a favore della Brexit? Inglesi e gallesi continuano a pensare che sia la scelta giusta, ma con qualche dubbio di troppo...

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Il reportage da Chester (Regno Unito) di Bryan Carter, giornalista collboratore di Euronews.

Negli ultimi due anni, la Brexit è stata al centro della politica europea. Per persone al di fuori del Regno Unito, l'intera faccenda sembra piuttosto confusa, disordinata, quasi un errore.
Ma chi abita qui pensa le stesse cose?
Sono arrivato al confine tra l'Inghilterra da una parte e il Galles dall'altra, per parlare con la gente, per sentire cosa pensano veramente della Brexit.

E' tempo di metterci in strada e dirigerci verso la città più vicina.

Al confine tra Inghilterra e Galles

Stiamo guidando per le strade di Chester, capoluogo del Cheshire. Questa è una città di oltre 100.000 persone, molto vicina al confine con il Galles.
Nel 2016 hanno votato per lasciare l'UE, ma con un margine molto sottile. Solo il 50,7% degli abitanti hanno votato per la Brexit rispetto agli altri che hanno votato per rimanere nell'UE. Quindi stiamo cercando di trovare persone da entrambe le fazioni.

Cartolina dal Cheshire.

Al momento non ci sono molti festeggiamenti dalle parti di Londra, ma questo non ha smorzato gli spiriti al tradizionale mercatino di Natale di Chester.
La proprietaria della bancarella, Jacky, ha votato per andarsene dall'UE e continua a credere con passione che sia stata la scelta giusta.

"Solo soldi, soldi, soldi..."

- Quindi hai votato per lasciare l'UE. Perché?
"Perché non mi piace la politica, non mi piacciono le persone non elette, che ci dicono cosa possiamo o non possiamo fare. Con chi possiamo commerciare, e con chi non possiamo commerciare. Stiamo solo dando loro dei soldi, dei soldi e ancora dei soldi...e mi sembra che non stiamo ottenendo quello per cui abbiamo pagato", risponde Jacky.

L'intervista a Jacky davanti alla sua bancarella.

"Voterei ancora per la Brexit"

Nemmeno lo chef che lavora accanto a Jacky si pente del voto dato alla Brexit.
- Tu pensi ancora che sia la scelta giusta?
"Beh, un sacco di cittadini britannici crede che lo fosse, altrimenti non avrebbero votato cosi. Quindi sì, lo rifarei".
-Non hai rimpianti?
"No, no. Penso che farà crescere l'economia".
- Non è quello che dice la Bank of England. Dicono che l'economia andrà peggio.
"Beh, è solo per spaventarci".

L'intervista allo chef del mercatino di Nafale di Chester.

Finora tutte le persone con cui ho parlato sembrano essere a favore della Brexit.
A loro non importa molto di cosa succederà al Parlamento di Westminster la prossima settimana. E tutti sembrano credere che il Regno Unito starà meglio dopo aver lasciato l'UE. Ma cercherò comunque di trovare qualcuno che sia favorevole a rimanere nell'UE.

Sono partito per un posto in cui la gente pratica un hobby di cui avevo raramente sentito parlare, e dove mi è stato detto che potevo trovare dei favorevoli al "Remain".

Altro che Brexit, qui si balla la line dance...

Un gruppo di dinamici anziani passa il pomeriggio ballando la line dance, un ballo piacevole e poco faticoso.
E tra un passo e l'altro, mi sono sembrati tutti contenti di rispondere alle mie domande.

- Se non vi dispiace, potrei chiedere a tutti di alzare la mano, se avete votato a favore della Brexit. Tra quelli che hanno alzato le mani, chi crede ancora che sia la scelta giusta?

Quelli che alzano la mano hanno votato per la Brexit...

- Quindi hai votato per rimanere. Ma tu rispetti la scelta della gente di andarsene, nonostante i negoziati?
"Sì", risponde una donna.
- Nonostante tutto ciò che è successo?
"Sì".
- Pensi che sia un buon affare?
"No, ma non abbiamo alternative. Ce ne andiamo e basta".

La signora non è contenta della Brexit, ma rispetta la volontà della maggioranza.

"Altro che paese più indipendente"

Per questi ballerini, non importa quanto sarà stata dura la Brexit, nessuno con cui ho parlato ha cambiato idea. Il divorzio UE-Regno Unito ha, ovviamente, diviso la Gran Bretagna su molti fronti. E sono le generazioni più giovani, come l'istruttrice di nuoto Charlotte, a nutrire le più profonde preoccupazioni su cosa potrebbe riservare il futuro.

"Ovviamente i tassi di importazione non saranno molto buoni. La perdita di posti di lavoro e i tassi di disoccupazione saliranno alle stelle. Il commercio non andrà bene", dice Charlotte, che vede davvero tutto nero.
"E io non penso che ci siano molti aspetti positivi. Uscire dall'Europa non farà di noi un paese più indipendente".

Charlotte la vede nera per i giovani, a causa della Brexit...

Il Galles è per la Brexit, però...

Il Galles, come l'Inghilterra, ha votato per lasciare l'UE.
Continuando il mio viaggio lungo il confine, vorrei sapere se gli elettori gallesi sentono che la Brexit si sta dirigendo nella giusta direzione. Mentre la notte si avvicinava, la discussione sulla Brexit, tra una pinta di birra e l'altra, sembrava essere diventato un passatempo nazionale, da entrambi i lati del confine.

"Due anni fa, al tempo del referendum, la cosa più importante era l'immigrazione. Non che io sia anti-immigrati o qualcosa del genere, ma ho pensato che fossero troppi. E cio' stava riducendo i salari e rendendo le persone di questo paese più povere. Così ci ho creduto. E ora, Theresa May ha questo accordo, ma è un mezzo accordo", dice uno dei clienti del pub.

"All'inizio sarà dura, ma poi....".

"Ma ora le persone stanno cominciando a pensare: bene, aspettIamo", ribatte un altro cliente. "Cos'altro abbiamo detto? Il Servizio Sanitario Nazionale avrebbe ricevuto altri 300 milioni a settimana? Sciocchezze! Mai accaduto. Non è mai successo e mai lo sarà".

"All'inizio sarà dura, ma poi..."

Si discute di Brexit persino al pub...

I Brexiteers attorno a questo tavolo sembrano ora accettare il fatto che a breve termine ci sarà una crisi economica. Ma, a lungo termine, per loro la Brexit è ancora la decisione giusta.

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"Penso che sarà difficile all'inizio, ma penso che alla fine", dice una donna, speranzosa.

"Una volta che saremo fuori, per i prossimi due anni, sarà davvero difficile, ma poi penso che raccoglieremo la nostra intelligenza e saremo in grado di fare proprio come eravamo prima che entrassimo nell'Unione Europea", ribatte il cliente di prima.

"Brexiteers" e "Remainers" in tutto il Regno Unito non sono riusciti a trovare molti punti in comune nei due anni successivi al referendum.

Tranne la sensazione che l'accordo raggiunto per la Brexit non sia esattamente quello che volevano.

Risorse addizionali per questo articolo • Reportage di Bryan Carter

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