Emirati Arabi: forse la grazie per il ricercatore

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Di Debora Gandini
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Emirati Arabi: forse la grazie per il ricercatore

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Una lettera della famiglia, un video della moglie e di alcuni colleghi per cercare di convincere le autorità degli Emirati Arabi dell’innocenza di Matthew Hedges. Forse gli appelli sono stati ascoltati. Ma dalle ultime informazioni sembra che il Paese stia considerando valutare l’ipotesi di concedere la grazia al ricercatore britannico.

Hedges fu arrestato lo scorso maggio a Dubai con l’accusa “di spionaggio e di aver fornito informazioni sensibili ad attori esterni. Al momento tuttavia non si conosce ancora in quale prigione sia detenuto.

Mercoledì la sentenza della Corte d’appello federale di Abu Dhabi che condannava il ricercatore 31 enne all’ergastolo, una decisione che ha minacciato ripercussioni a livello diplomatico. Ora il governo degli Emirati Arabi si è detto disposto a trovare una “soluzione amichevole con il Regno Unito.

L’uomo stava portando avanti una ricerca sulle politiche in tema di sicurezza interna ed estera imposte negli Emirati Arabi Uniti dopo le rivoluzioni della primavera araba del 2011. Ogni anno, in occasione della festa nazionale che cade il 29 novembre, gli Emirati Arabi Uniti concedono la grazia ad alcuni detenuti. Per essere rilasciato è probabile che Hedges debba ammettere almeno in parte di essere colpevole di spionaggio.

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